TRIESTE 61 però ferma nella fantasia una visione precisa, plastica, non agitata, concitata. Eccedette fino alla tortura nel frastagliare la cornice, della porta ; ma discesi che sieno alcuni gradini dell’ampia scalea onde il tempio si ricongiunge alla via più bassa, la porta scompare e resta solo ciò che è più alto e più ampio: a energica partizione dei pilastri ionici aggruppati in fasci con illusione di prospettiva sfuggente, e su di essi una cornice che passa sovra i capitelli e taglia la facciata con uno spezzato movimento di folgore. Tutto ciò dà un’ impressione di massa nervosamente modellata, un’ impressione di getto. Per quanto 1’ interno della bella chiesa barocca sia di gran lunga più suntuoso, più complesso e più ardito che quello delle altre chiese di Trieste, spiranti una semplicità nè candida nè aurea, non è certo comparabile di genialità alla facciata. È, in complesso, una basilica ancora palladiana, nella quale la fastosità delle forme non