Rapporti commerciali della Jugoslavia coll’estero 255 Se pare strano ohe l’Austria Tedesca occupi il primo posto nell’importazione jugoslava, tanto più sembra anormale che la Greoia occupi il quarto. Questo fatto si spiega con la funzione di Salonicco, porto di transito, e — per ora — unico sbocco mondiale della Jugoslavia. Mentre Salonicco aveva, nel 1914, per suo retroterra, tutta la Serbia Meridionale e Settentrionale, avvenuta l’unificazione jugoslava, gran parte della Serbia disertava Salonicco per prendere, nei primi mesi del 1919, la via di Fiume. La insensata chiusura e gli incidenti politici di Piume avvantaggiarono Salonicco, danneggiando anzi gli interessi economici dell’Italia, in quanto i vantaggi che la Grecia ebbe come intermediaria nei traffici colla Jugoslavia, sarebbero andati — in gran parte — ad aumentare la ricchezza di Piume, ora quasi distrutta, e dell’Italia; questo, senza tener conto dei danni morali che l’Italia subi in quella parte della Penisola Balcanica, da essa considerata come campo immediato per la propria azione economica. Ma non c’è da illudersi sull’eccessivo sviluppo dei due empori mondiali: Piume e Salonicco, — dato che per la Jugoslavia sono paese estero. Appena la Jugoslavia costruirà le Ferrovie Adriatiche sui propri porti: Oattaro, Gravosa, Spalato, Sebenico e Buccari, ne deriverà, conseguentemente, la decadenza economica delle due città. Sicché, per la Grecia, è da prevedere ohe occuperà un posto alquanto secondario nell’importazione jugoslava. L’importazione jugoslava fu di poca importanza dai Paesi rappresentanti la grande industria: Stati Uniti, Inghilterra e Francia, il ohe è spiegabile coll'alto corso delle loro valute. Li quanto alla Ger-