3o ITALIA ARTISTICA Così si spiega la strana forma esterna ed interna che la chiesa offre attualmente al visitatore. * * * A chi vi giunge per l’erta alberata, che sale dalla città vecchia, si presenta una costruzione che difficilmente potrebbe essere ascritta ad uno stile; il tetto è a IL MELONE COLLA ALABARDA, GIÀ ESISTENTE SULLA GUOLIA DEL CAMPANILE (ORA NEL LAPIDARIO). (Fot. G. Morpurgo). due pendenze, l’una maggiore e l’altra minore; la facciata, in pietra, ha tre occhi disposti senza simmetria ; quello centrale, notevolmente più grande, è arricchito da un bel rosone ad archetti acuti trilobati. Le porte, tre pur esse, nulla offrirebbero di notevole, se la centrale, la cosidetta porta dei Barbi, non avesse per stipiti le due parti di un sepolcro romano diviso a mezzo; le sei teste, somigliantissime fra loro, forse più per la insufficenza dell’artefice che per le somiglianze famigliari, fissano