76 ITALIA ARTISTICA Nel primo trentennio sorsero affrettatamente i magazzini per le merci ; poi, coll’avvento di Maria Teresa, brava massaia di popoli, si fece chiara l’idea di creare una vera e propria città. Allora al Senato veneziano si presentarono relazioni, in cui con un certo sgomento si annunciava che si dava principio « alla città d’Italia », che tal nome per un poco si pensò di dare al nuovo centro. Fortunatamente il dualismo che avrebbe potuto sorgere fra gli abitatori della città vecchia e quelli del borgo teresiano, fu troncato in sul nascere, ponendosi la città nuova (1749) sotto la SELVA DI VELIERI. (Fot. F. Veneziani. amministrazione dell'antico comune ; la tradizione mantenuta da questo prevalse sulle genti nuove e giovò ad amalgamarle. Maria Teresa che questo seppe volere, dalla gratitudine dei Triestini ebbe in dono una fontana simbolica ma bruttina — è quella di Piazza Grande — ; ma migliore gratitudine è quella che ogni animo sereno deve al suo spirito liberale. Trieste nuova è la figlia legittima di quel moto riformatore che è un vanto di molti principi del secolo XVIII: Maria Teresa intuì che nessun ampliamento economico poteva avvenire senza libertà, e nei privilegi aggiunti al porto franco largheggiò-di libertà non solo economiche, ma politiche e religiose.