Cenno storico c geografico sulla Jugoslavia 11 spostò verso gli Oceani. Però dopo l’apertura del Canale di Suez (1869) la via alle Indie venne ancora abbreviata, ed il commercio rifluì nuovamente el Mediterraneo e nei suoi baoini. L’Adriatico è una facile via di transito anche fra e due ooste, occidentale ed orientale, in strettissime elazioni già dai tempi romani: la sua larghezza nedia è di circa 180 chilometri, mentre lo Stretto !i Otranto non misura che 71 chilometri d’acqua, t II diritto della Jugoslavia di avere un proprio e ideguato sbocco nell’Adriatico, è un diritto naturale e incontrastabile, non solo perchè la costa orientale nella sua maggiore parte è abitata da popolazione jugoslava e perchè la Jugoslavia non si affaccia su altri mari, ma anche per ragioni economiche e geografiche; dioiamo : per ragioni economiche e geografiche, perchè la costa adriatica orientale è via d’accesso al mare d’un vasto retroterra abitato completamente da Jugoslavi, — ed anche in ossequio alla nota legge della geografia politica, secondo la quale divengono stabili e si perpetuano nella storia Solamente quei movimenti storici, che seguono le 'Condizioni geografiche. A riprova di quanto sopra, ¡citiamo il successo del duraturo stabilimento sul mare degli Slavi scesi dal Nord, e l’effimero e fallito tentativo di colonizzazione tentato dai Romani 'e dai Veneziani, i quali oredevano di poter collegarsi 3ol retroterra occupando per via di mare i punti ostieri più notevoli. La Jugoslavia non possiede buoni porti naturali ihe sulla costa dalmata, quali: Sebenico (Sibenik), Spalato (Split) col nuovo porto nella Baia Saloni-:ana, Metkovié, Gravosa (Gru2) e le Bocche di Cat-