i36 ITALIA ARTISTICA Non cessò il contrasto quando dai duinati il castello passò come signoria nobile fondiara in possesso dei Walsee; il che avvenne al principio del secolo XV : i nuovi signori, come dominatori del Carso, si arrogarono il diritto di creare parrochi nelle pievanie capitolari del contado triestino, e dal preteso diritto trassero occasione ad assalti, violenze, rappresaglie, cui non bastò a por fine la abilità diplomatica di Enea Silvio Piccolomini, anzi quando questi si mosse per portare le sue lagnanze all’im- DUINO — LE ARCATE DEL CASTELLO RUINATO. (Fot. Sebastianutti). peratore, i Walsee gli tesero un agguato a cui potè sfuggire soltanto in grazia della sua celerità. Nè più miti furono i capitani austriaci preposti a Duino, quando anche i Walsee vennero a mancare, Giovanni Luogar e Mattia Hofer. Gli archivi di Duino — oggi riacquistati dalla munificenza della principessa Maria di Thurn Taxis nata Hohenlohe e riordinati da Carlo Malagola — ci conservano tutta una storia « di sangue e di corrucci », ma il testimone migliore degli avvenimenti, il castello vecchio, è muto. Il castello nuovo, quello che oggi è abitato, quantunque la sua costruzione debba essere incominciata nel 1400, non conserva i ricordi