272 LA JUGOSLAVIA ECONOMICA Ora che la nuova sistemazione politica del Vicino Oriente rende possibile alla Serbia, ossia alla Jugoslavia, l’accesso diretto al mare, tutti gli sforzi verranno certamente rivolti, e se ne sono già avute le prove, all’impianto di linee di sbocco all’Adriatico. Un breve cenno sullo stato odierno delle comunicazioni ferroviarie esistenti dimostrerà chiaramente l’insufficienza dei mezzi di comunicazione per uno Stato di cosi grandi ricchezze quale è la Jugoslavia, e farà meglio spiccare i danni derivanti all’economia nazionale da una mancanza di propri e sicuri sbocchi. Nel 1912, la Jugoslavia1) aveva 9158 chilometri di linee ferroviarie, sia statali che private. Suddividendo, si hanno 2763 chilometri a scartamento ridotto e 6395 chilometri a scartamento normale. Lo Stato esercisce 7574 chilometri, di cui 5656 chilometri di linee a scartamento normale, 1617 chilometri a scartamento ridotto di 76 centimetri e 295 chilometri a scartamento ridotto di 60 centimetri, e precisamente nella Serbia Meridionale. Circa lo sviluppo maggiore delle linee ferroviarie per regione, è importante rilevare, che la Direzione di Zagabria esercisce 2580 chilometri di linee a scartamento normale e 45 chilometri a scartamento ridotto di 76 centimetri; la Direzione di Belgrado, 1422 chilometri a scartamento normale, 485 chilometri a scartamento ridotto di 76 centimetri e 295 chilometri a scartamento ridotto di 60 centimetri, 1)Veliki Trgovinski Kaledar 1922, Beograd.