Cause ed effetti dell'antica divisione •politica 75 e di Jelacié — o meglio all’ Illiria — dichiarando guerra ai Magiari e facendo marciare su Budapest i suoi figli. L’Ungheria, con a capo Kossuth, proclamava la propria indipendeza e libertà nazionale, ed in pari tempo faceva sfoggio dei propri principi democratici e libertari gridandoli pomposamente ai quattro venti! Il mondo democratico e rivoluzionario ne era affascinato ed attratto e concedeva tutta la propria simpatia e l’aiuto morale alla lotta magiara, che era invece la lotta di un’oligarchia prepotente, scesa sul oampo nazionalistico soltanto per preservare i propri privilegi feudali! L’Europa non poteva discernere nè intuire che tutta la pseudo-democrazia di questa aristocrazia magiara, altro non era ohe una masohera, che dissimulava un imperialismo di cattiva specie ed il desiderio dell’aristocrazia di dominare tutte le nazioni che erano forzatamente aggregate allo Stato Magiaro e che rappresentavano circa il 52 per 100 dello stesso! Se non subito, l’Europa potè più tardi smascherare la così detta democrazia ungherese e scoprire le miserie e le infamie del dominio magiaro! I Serbi vojvodinesi, come la parte più evoluta e più progredita di tutte le nazioni che formavano l’Ungheria, intuirono per primi la fallacità dei principi democratici magiari, e cercarono alleati nella lotta contro la nuova e più feroce violenza. L’istinto di conservazione e di imperio, che fu tanto forte nei dirigenti la Casa d’Absburgo, consigliò di amicarsi i Serbi col riconoscimento del Ducato Serbo, come pure della Croazia di Jelacié. La sagace camarilla dell’Hofburg sfruttò presto