102 IL MONDO DIPLOMATICO fabbri di fuori — per lo più da Bari — e mentre non sono sempre tra i migliori operai quelli che capitano a Cettigne, esigono però una mercede abbastanza elevata, il pagamento del viaggio di andata e ritorno e altre facilitazioni che contri- buiscono a fare alzare i prezzi delle case. L’Austria che sa quanto valga e quanto influisca l’esteriorità, specialmente nei paesi d’ Oriente, e che dappertutto ha le sue rappresen- tanze diplomatiche alloggiate con lusso, ha in- cominciato a dare 1’ esempio stabilendo nel suo bilancio la somma di settanta mila fiorini per la costruzione della nuova sede della sua legazione. Ed è molto probabile che 1’ esempio sia presto se- guito dagli altri governi, compreso il nostro, poiché non è decoroso che il ministro d’Italia, ora spe- cialmente che quella di Cettigne diventa una le- gazione di famiglia, debba stare sull’ albergo in due stanze modeste come quelle che occupa ora il marchese Bianchi di Lavagna. Forse si penserà nel tempo stesso alla istitu- zione di un club, come han fatto i corpi diploma- tici di altre capitali della penisola balcanica. C’ è però chi ne dubita, perchè, come accade sempre nelle piccole città, e Cettigne è più piccola di tutte le altre, non c’ è tra le rappresentanze di- plomatiche un grandissimo accordo. Un po’ ciò è dovuto al fatto che, si tratti di diplomatici o di