54 LA JUGOSLAVIA ECONOMICA che la Serbia considerò come una violazione dei patti internazionali — e mentre la Serbia ritrovava fiducia nelle proprie forze, i quattro Stati Balcanici: Bulgaria, Serbia, Grecia e Montenegro, soffocando per un istante i loro reciproci rancori, le loro gelosie e invidie, — accordatisi segretamente fra di loro, — muovevano nel 1912 guerra al loro antico padrone, l’impero Ottomano, per strappargli le provincie che dopo il Congresso di Berlino gli erano ancora rimaste in Europa. In poche settimane la Turchia si trovò spogliata di quasi tutte le sue provincie europee e colla Pace di Londra, che poneva fine alle ostilità, cedeva ai quattro Stati Alleati “ tutti i territori del suo Impero sul continente europeo ad ovest di una linea tirata da Enos sul Mar Egeo a Midia sul Mar Nero „. La Guerra Balcanica segnò la vittoria del principio nazionale e democratico dei popoli balcanici sull’intrusione della Potenza Ottomana in Europa ed il trionfo del principio dei “Balcani ai popoli balcanici,, sul principio, imposto dall’Europa, dell’integrità della Turchia. Inoltre, i due Stati Serbi: Montenegro e Serbia, vennero a formare una massa compatta, mentre al-l’Austria-Ungheria fu sbarrata la via d’accesso al-l’Egeo. Il sogno serbo di avere uno sbocco al mare venne realizzato. Questi avvenimenti che distrussero d’un colpo il sogno secolare della Casa d’Abs-burgo, avvennero proprio nel tempo in cui l’Impero vedeva profilarsi nelle proprie provincie meridionali un movimento irredentistico, ohe lo minacciava nella sua compagine, e cioè il movimento rivoluzionario jugoslavo, da cui sprizzò la prima