Pubblicazioni sulla storia medioevale italiana 43 Lodi (i), Soncino (2), Codogno (3) formarono oggetto a ricerche. L. Astegiano (4) diede compimento al suo codice diplomatico cremonese. Riprende la serie dei documenti al principiare - del secolo XIV, proseguendo fino al 1335. Fanno seguito alcune serie speciali, come i documenti di Guastalla e Luzzara (864-1127), quelli di una lite coll’abate di S. Sisto di Piacenza (1193-1227) ecc. ecc. Finalmente vengono i documenti non cremonesi (872-1312) conservati nell’archivio comunale di Cremona. Seguono poi le serie dei Vescovi e Rettori di Cremona, coi nomi dei Cremonesi che esercitarono offici in altri comuni. Questo sparpagliamento dei documenti e sopratutto la confusione del metodo, fra i documenti posti in serie, e quelli raccolti in gruppi, turbano, anzi scompigliano l’insieme del volume. Forse può sembrare poco proporzionato al codice diplomatico, 1’ esteso studio storico, con cui il codice ha termine. Infatti la metà, incirca di questo II volume è occupata dalle ricerche sulla storia civile di Cremona fino al 1334 (pagina 225 sgg.). Trova 1’ A. il primo indizio del moto popolare lungo il sec. X nello sviluppo della mercatura e nella costituzione della classe dei mercatores. Descrive 1’ accrescersi successivo dell’ autorità civile dei vescovi, a partire dal-1’età di Berengario. Nell’età degli Enrici l’autorità vescovile decadde, e si formò la nuova società comunale, in mezzo a lotte simili a quelle che agitarono Milano (1) D. Lodi. Commentario della famiglia Vistarmi, Arch. stor. di Lodi, XVI e XVII. (2) L. Beltrami « Soncino » Torre Pallavicina memorie di storia d’arte, Milano, Hoepli, pp. 56 14. con 64 tav. (3) G. Cairo e F. Giarelli, Codogno e il suo territorio nella cronaca e nella storia, Codogno, Cairo, !, fase. 22-3 (in corso di pubblicazione). (4) Codex diplomatica Cremonae, vol. II (Mon. Hist. Patriae>, pp. XII 450.