LA VITA A CETT1GNE Ben inteso che malgrado 1’ affluenza i prezzi si mantengono in qualunque occasione costanti. Le leggi della domanda e dell’ offerta che esercitano il loro impero dovunque, al Montenegro, in re- gime assoluto, devono cedere dinanzi alla volontà del Principe, il quale, col pieno assentimento dei sudditi che hanno un concetto sacro dell’ ospi- talità, non tollererebbe mai si approfittasse di una circostanza qualunque, per scorticare chi viene a visitare il suo Stato. Con quattro fiorini avete un ottimo pranzo a mezzogiorno e una buonissima cena alle otto. La stanza costa da uno a due fiorini. Con dieci o dodici franchi al giorno siamo quindi alloggiati e mantenuti, il che è tutt’ altro che caro, se si pensa che, tranne la carne, quasi tutto deve venire su da Cattaro per quella strada che se è cosi interessante per chi viaggia, non è certo la cosa più comoda per il tra- sporto delle mercanzie e delle derrate. La carne costa poco, cinquanta o sessanta centesimi al chi- logramma : una volta lassù, costa assai più il ba- rattolo di salsa inglese, o un altro contorno qualsiasi con cui viene servita, come tutto ciò che è necessario per un pranzo un po’ ammodo. Del resto a Cettigne il forestiero, anche vo- lendo, tranne che per le bibite e per qualche bicchierino di raki, preso al caffè annesso all’al- bergo, non ha modo di spendere que’ fiorini che