Pubblica; io ni sulla storia inedioevale italiana ,27 IX. L’Italia Meridionale. Generalità. F. Cerasoli (i) prosegue l’edizione dei brevi di Gregorio XI riguardanti la storia di Giovanni I : sono pubblicati senza alcuna illustrazione. — Fra’Fosco Paracleto (n. a Corneto 1408; vescovo di Arezzo,, morto ad Acerno, 1497), della famiglia dei Malvezzi di Bologna, scrisse un poema a detrimento dell' Orsini principe di Taranto. Il poeta pateggia per gli Aragonesi, contro il tentativo fatto dal principe di Taranto per rimettere sul trono Giovanni figlio di Renato d’Angiò (2). Diomede Caruso molto contribuì, sotto gli Aragonesi, alla attuazione di riforme economiche e finanziarie ; moltissimo scrisse; morì nel 1487; fu uomo di stato, ambasciatore, letterato (3). — I,’ arco per Alfonso il Magnanimo si preparò nel 1455, e non pochi artisti vi impiegarono la loro opera (4). — A Napoli ebbe una vera fioritura la scrittura (1) Gregorio XI e Giovanna 1 di Napoli, docum. inediti d/’ll' Archivio Vatic . Arch st. Nap.. XXIV, 3, 307 (Cont. ; nn 75-128 ; anni 2, 3, 4 del pontificato). — F. Carabellese, Spigolature storico-artistiche Robertine, Napoli nobiliss. Vili, 191 (artisti napoletani vissuti sotto Cirio II e Roberto d’Angiò) (2) G. Martucci, Un poema latino inedito del sec. XV sulla tentala restaurazione angioina, Roma, Balbi, 1898, pp. XXXIV, 68. (3)T. Pf.rsico, Diomede Carafa uomo distato e scrittore del sec. XV con un frammento dei « Doveri del principe » e con un documento, Napoli. Pierro, pp. 337. (4) C. von Fabriczy, Der Triumphbogen Alfons 1 am Castel Nuovo fu Neapel, Jahr. d. preuss. Kunstsamml, XX, fase. 1, 1. Cfr. Anon. in L’ Arte II, ivi.