34 Nuovo Archivio Veneto ansa ai suoi avversari. Con Venezia strinse alleanza Antonio della Scala, mentre il Carrarese si approfittò di queste turbolenze per allargare il suo dominio nel Friuli. Scoppiata la guerra fra il Carrarese e lo Scaligero, questi subì varie sconfitte (1386-87), nè ricevette da Venezia alcun aiuto. S’interpose nella contesa anche Gian Galeazzo Visconti, ma col solo intento di trarne il suo vantaggio; e infatti, messo in fuga Antonio della Scala, conquistò Verona. La elezione di Giovanni di Moravia a patriarca non pose termine alle agitazioni friulane. Il Visconti finì per accordarsi con Venezia ai danni di Francesco il Vecchio da Carrara, che, vista la mala parata, rinunziò il governo al figlio Francesco Novello. Ma a nulla ciò valse: e la signoria Carrarese cadde, come la Scaligera, sotto agli assalti Viscontei. Dopo di ciò, il Friuli acquetossi ed accettò il nuovo patriarca. L’esposizione storica è convalidata da nuovi documenti. Antonio Pancera (nato verso il 1350 e morto ne! 1431 ) fu eletto patriarca di Aquileja nel 1402, e si mescolò negli affari dello Scisma di Occidente. Partecipò, 1409, al concilio di Pisa, e stette fedele ad Alessandro V, cui rimase aderente anche il Friuli, eccettuato Cividale. Ma dal Friuli cacciarono, 1411, il Pancera le armi di Sigismondo, ed egli seguì le parti di Giovanni XXIII, accompagnandolo (1414) al concilio di Costanza. Cooperò alla elezione di Martino V, che pose termine al lungo dissenso. A propria giustificazione il Pancera raccolse i documenti della sua vita, che costituiscono una fonte importante per la storia del suo tempo. Questa raccolta venne ora pubblicata e illustrata dal can. E. Degani (1). Di un umanista, nato bensì a Milano e morto a Bologna (1520), ma, (1) Il codice diplomatico di A. Panciera di Portogruaro patr. d’Aquileja e Card, di S. Chiesa 1406-1411. Deput. veti di St. patria Misceli. Serie II, voi. IV.