68 Nuovo Archivio Veneto il quale secondo Paolo diacono, regalò al papa le Alpi Cozzie si riferisca non all’antico regno di Cozio, ma ai monti del Montefeltro. Tuttavia le sue argomentazioni (basate particolarmente sopra Procopio, B. G., II, c. 23) non sono efficaci. G. Boffito (1) esaminò, con ogni diligenza, i Commenti al Vangelo di s. Matteo, di Claudio vescovo di Torino, secondo un codice Vallicelliano dal IX secolo, e determinò le fonti di quasi tutti i brani di quei Commenti. Il suo lavoro, utile alla patristica, serve di indizio per credere che sino all’ a. 815, quando quel commento fu compilato, Claudio non professasse teorie eretiche. I passi dei Padri sono scelti con criteri ortodossi, e senza che si possa nel raccoglitore sospettare inclinazioni eretiche. — L. Cais-sotti (2) in una dissertazione sulla democrazia torinese, poco dice del medioevo. Rispetto al Comune, egli considera questo istituto come indipendente dalla romanità e lo pone in correlazione colle ghilde. Ih. Klette (3) trovò nella biblioteca universitaria di Greifsvvald (Pomerania) vari documenti, 1454-55, riflettenti l’università di Torino, col discorso tenutovi da Hergott, nell’atto di assumervi l’ ufficio di rettore. Hergott era personaggio finora ignoto; notissimo invece è I r. Filelfo, che parlò in lode di Hergott. Klette non è pienamente informato degli studi recenti sull’università di Torino nel XV secolo, ma nel rimanente si dimostra ben preparato al suo lavoro. D’altro genere è la monografia di (1) Il Cod. Vallicelliano CII 1, contributo allo studio delle dottrine religiose di Claudio vesc. di Torino, Atti Accad. Tor. XXXIII, 250 sgg. (2) La democrazia cristiana nella storia di Torino, Riv. internaf. di studi sociali XVII, 49 sgg., 224 sgg. (j) Johannes Herrgot u. Johannes Maria Philelplius in Turin 1454-55, Bonn, Rohrscheid u. Ebbecke, pp. VI 72.