2 6 Nuovo Archivio Veneto la tutela che la Repubblica esercitava sopra di esse. Coordina questo argomento colla questione sull’origine del Consolato, che considera come una derivazione dal diritto romano, modificata nel medioevo. Crede che i Veneziani avessero consoli commerciali nel IX secolo, quantunque si abbiano notizie più precise soltanto per il sec. XI, e ritiene che esistessero leggi veneziane sulla navigazione sino dal sec. XII. Queste tesi furono combattute da E. Besta (i), il quale assevera non essere nota alcuna legge marittima anteriore a quella del 1227, che poi rimase sconosciuta al Cappello. Pure all’antica età del commercio veneziano si riferiscono altri scritti (2), i quali riguardano specialmente le relazioni di Venezia con Trani: su questa città ebbe la repubblica un lungo dominio, che terminò nel iSog. La prosperità politica e commerciale favorì in Venezia lo sviluppo delle arti, e la basilica di s. Marco ne è una prova evidente. Il primo periodo dei suoi mosaici — secondo P. Saccardo (3) — va dal 107) al 1424, il lavoro essendo diventato intenso dopo la conquista di Costantinopoli : il gusto che predomina in questo periodo, è (1) In Cultura XVIII, n. 4-5. (2) F. Gabotto, Il commercio e la dominazione dei Veneziani a Trani fino all’a. 1530, Arch stor. Napol. XXI, 1 11, sgg. (nella parte finora pubblicata, il G. sì limita quasi soltanto a combattere F. Ca-rabellese, 1897, rispetto agli Ordinamenti di Trani, attribuiti al 1063. 11 Gabotto ritiene che si tratti di una falsificazione fatta tra il 1496 e 1507). — A. Zambler, e F. Carabei.lese, Le relazioni commerciali f>\i la Puglia e la repubblica di Venezia dal sec. X al XV, Trani, Vecchi, pp. 191, fase. 2. (3) Les mosa'iques de saint Marc à Venise, Venise, Ongania, 1897, pp. 336. —E. Teza, Dei segni scolpiti sui pilastri acritani a San Marco, Atti Istit. Veneto, VII. Serie, VII, 15 7 (in uno di quei segni sospetta la parola @ .-v<; in monogramma).