116 Nuovo Archivio Veneto G. Pardi (i) pubblicò lo Statato della gabella di Orvieto, da cui emerge come uno dei più ricchi cespiti era costituito dal dazio di importazione e di esportazione. Il testo è in volgare. - Fra le pubblicazioni riguardanti la storia di Spoleto (2), quella di F. Gori (3) sulle vie percorse da Federico I nella sua spedizione del 1 155 contro di detta città, collega la storia antica alla medioevale, poiché le vie, di cui si discorre, erano ancora le strade romane; pubblica il Gori una iscrizione sulla rovina di Spoleto, ma la giudica del sec. XIII e quindi soltanto commemorativa. F. Guardabassi (4) ammette autentico il discorso che lo spoletano G. Pontano avrebbe recitato a Napoli in onore di Carlo Vili, e lo giudica un’atto di debolezza propria anche degli uomini grandi. Terni (5), e Rieti (6) offersero materia a pubblicazioni notevoli. D’argomento meho speciale è il lavoro che F. Fi- (1) Gli Statuti d. Colletta del Comune di Orvieto, B,oll. Umbr. IV, 1 sgg.— Gerspach (Rev. de l’art. cre't. IX, 209, 310, 383) discorre del reliquiario di Orvieto del 1538). — R. Erculei, Oreficierie, stoffe ecc. all’esposiz- di Arte sacra di Orvieto, Milano, Hoepli. (2) L. Furni, I registri d. ducato di Spoleto, Boll. Umbr. IV, 137 sgg. (cont. dal 1318). — I. C. Brouss’olle, La vie estétique, Paris, Parrin (pitture spoletane del sec. XIV) — C. Variali, Storia di Spoleto dalla sua fondazione alla peste del 1348, Spoleto, Rossi, 1897, pp. 92. (3) Sulla distruzione di Spoleto e sulle antiche vie percorse dall’esercito del Barbarossa quando tic! /155 mosse da Tivoli alla volta di quella città, Boll. Umbr. IV, 47 sgg. (4) Giovanni Pontano di Spoleto, ivi, IV, p. XVII sgg. (5) Descrizione d. chiese di Nariti e suoi dintorni, Narni, Petri-gnani, pp. 471 (sui Santi di Narni; statue, pittura, monumenti). (6) Una lapida commemorante il matrimonio, celebrato in Rieti nel 1185 fra Costanza di Àltamura ed Enrico VI di Hohenstaufen esposta con docum. inediti, Rieti, Trinchi (si riproduce, esattamente l'iscrizione, da altri già data). — L. Fumi, Aneddoti curiosi, Boll. Umbr. IV, 183 sgg. (aneddoti del sec. XIV)