48 Nuovo Archivio Veneto aneddoti (1), debbo ricordare uno studio di L. Andrich (2), il quale crede che il compilatore del Líber Consuetud. Me-diol. avesse alla mano le Istituzioni ed altre fonti giustinianee e scolastiche. Da molto tempo si lamentava perduto l’opuscolo di Bonvesin da Riva sulle grandezze di Milano, ma ora ricomparve in un codice di Madrid a Fr. Novati (3) che lo pubblicò con larga illustrazione. Bonvesin nacque verso il 1240-43, e, come storico, è di mediocre, ma non di bassa levatura. Ebbe criterio buono nella scelta dei fatti, e, nello sceverare il vero dal falso, seppe opportunamente procurarsi le fonti adatte. Il libro delle grandezze di Milano ci era in parte noto attraverso ad un canale non puro, quello dei libri di Galvano Fiamma, e perciò esso non era apprezzato a dovere. Ora esso ritorna ad essere un libro veramente notevole come quello che contiene una preziosa descrizione di Milano, quale era nel 1288. Il N. incontrandosi nella questione sull’origine dell’opuscolo de situ non sempre si accorda nei giudizi col Ferrai. Non so, ma parmi (pag. 27, pag. 121) che il N. non sia del tutto esatto dove parìa del Lib. trist. et doloris, che crede anonimo (Holder Egger provò, credo, in modo incontrovertibile che è di Giovanni Codagnello), e che non distingue bene dall’opuscolo di Sir Raul. Il Novati rileva giustamente 1’ imperfezione della recente edizione (Misceli. di (1) (E. Motta). Curiosità di storia lombarda tratte da archivi e bibliot. milanesi, Boll. Svijf. ital. XIX, 74 (corredo milanese 1298). —- G. Mercati. Un inventario di libri del sec. XIII, Boll. Soc. bibl. ital. I, n. 4 (libri consegnati, 1238, da Ambrogio Boffa prevosto di S. Ambrogio a B. Corbo prevosto di Olgiate). (2) Le fonti romane del « Liber consuetudinum Mediolani », Atti Acc. ^Padova, N. S. XIII, estr . Padova, Randi, pp. 8). (3) «De magnatibus Mediolani Bonvesini de Rippa », Boll. Istit. Stor. XX, 5-188.