4 Nuovo Archivio Veneto Sloane, che non è molto ricca di mss. italiani, e questi per la maggior parte dei sec. XVI-XVII. Fra i mss. di Einsiedeln, elencati da G. Meier (1), importante è p. e. il codice degli Statuti di Bellinzona, 1373-1443. Di somma importanza anche per la storia ecclesiastica d’Italia, è il catalogo delle agiografie antiche a stampa, al quale diedero opera i Bollandisti (2). E un lavoro eruditissimo, e quale soltanto i Bollandisti avrebbero potuto compilare. Delle fonti si citano le edizioni antiche e moderne, ma non si considerano le biografie recenti. C. Hopf lasciò fra le sue carte circa 12,000 schede di storia bizantina, ed altre note prese nei suoi viaggi, basandosi su fonti edite e inedite (3). Paleografia e diplomatica. Ricco di bei fascimili è il manuale di Keusens (4), che pella parte più antica forse non è di egual valore, come per la successiva. Assai utile per la scelta e la moltiplicità dei facsimili, e per il sistema di classificazione, è 1’ atlante di E. Monaci (5). La (1) Catalogus Codicum mss. qui in biblioth. monasterii Einsie-dlensis O. S. B. servantur, voi. I, Einsidiae, 1899, pp. XXIV, 422, 4°. (2) Biblioteca hagiografica latina ediderunt Sodi Bollandiani, Bruxelles, fase. 1-4, pp. 1-880, da « Albanus » a « Nathabonus ». Finora si diedero 6038 numeri. I fase. 1-3 compongono il I volume. (3) E. Gerland, Bericht iìber Cari Hopfs litterarischen Nachlass, Byf. Zt. Vili, 347 sgg. — F. A. Casella, Bibliografia generale di operette italiane pubblicate nel sec. XI V, Napoli, Marghieri (le schede sono del C., ma editore ne è Tammaro). (4) Éléments de Paléographie, Louvain, pp. 496. (5) Esempi di scrittura latina dal sec. I d. Cr. al X Vili, Roma, Lux, pp. 8, tavv. 52. — A. Capelli, Lexicon abbrevialurarum quae in lapidibus, codicibus, chartis, praesertim medii aevi, occurrunt, Mi-lano, Hoepli, pp. LXII, 435, (finora non esisteva un dizionario simile eseguito su carte italiane). — L. Villani (in Riv. d. bibl. e d. archivi X, fase. 1) da codici fiorentini dei sec. XI-X1I, trae aggiunte alla raccolta fatta da C. Paoli di segni usati nei mss., per indicare correzioni o trasposizioni di parole.