Pubblica, ioni sulla storia medioevale italiana 83 Comm. l’uomo piuttosto che il poeta, e considerarne le parole che riflettono impressioni personali nelle relazioni di Dante coi personaggi ricordati nel poema. Anche il cuore di Dante, e la sua indole altera e piena di dispregio, si rilevano nella Commedia. La lingua adoperata dall’Alighieri, secondo il Del Lungo (1), è il volgare fiorentino, che nel poema viene per la prima volta elevato all’onore di lingua scientifica. Queste considerazioni di carattere generale sono accompagnate da speciali osservazioni sopra singole frasi e parole. G. B¡agi e G. L. Passerini (2) proseguono la pubblicazione del Codice diplomatico dantesco, dando ora i dieci atti consigliari (1295-1301), che lo riguardano. Anche I. Del Lungo (3) entrò in questo argomento, a'proposito di alcuni documenti della vita civile di Dante, specialmente occupandosi di quello che si riferisce al suo priorato (1300), con cui egli ricevette l’atto della condanna mesi prima pronunciata contro i Guelfi Neri, amici di Bonifacio Vili ; studia pure un documento, 1292, per la vita di Dino Compagni. Vari punti della vita dantesca furono oggetto di studi speciali (4). Di un Commento finora ignoto alla Divina (1) Il volgar fiorentino nel poema di Dante, nel voi. Dal secolo, p. 401 sgg. (2) Codice diplomatico dantesco, etc., Roma-Firenze, Carnesecchi, fase. 2-3. (3) Alla vita civile di Dante e di Dino, in : Dal Secolo, p 369 sgg. (4) G. Capponi, Se Dante sia nato da nobile stirpe, Pavia, Fusi, pp. 51. — M. A. Brunamonti, Beatrice Portinari e l'idealità della donna nei canti d’amore in Italia, nel voi. Discorsi d’arte, Città di Castello, Lapì. — G. Paneli.a, Furono neri 0 biondi i capelli di Dante? Riv. Abbrujj. XIII, n. 9 (furono biondi) — C. M. Phii.u-more, Dante at Ravenna, London, Stock, pp. 230. — I. Dki, Lungo, Firenze e Dante, Rass. Naf. CI, 409'sgg. (come Firenze abbia contribuito alla grandezza letteraria d’Italia).