Pubblicazioni sulla storia medioevale italiana IX ; i ntorno al modo dell’approvazione non bene consta, ad ogni modo essa si riferisce in proprio alle lotte interne de 1-l’Ordine, cominciate mentre S. Francesco era ancora in vita, nelle quali ebbe frate Elia non lieve parte. S. Bonaven tura tenne la direzione dell’Ordine per diciasette anni, e lo conservò in pace, ma, dopo la sua morte, la tempesta scoppiò. Frate Elia era de’ tiepidi. La parte de’ rigidi, rappresentata più tardi da Ubertino da Casale, si giovò dei rotoli di fra’ Leone, e li citò. Lo Speculimi quindi è autentico, e anteriore alla Pentecoste del 1227; se ne giovò fra’ Tommaso da Celano, ma in quell’opuscolo mancano le lodi a frate Elia, che troviamo invece nella prima leggenda del Celanese. La seconda Leggenda di fra’ Tommaso da Celano è fredda, e manifesta un uomo già stanco: forse essa proviene dai Tre Soci, a tale lavoro invitati dal Celano stesso e dal Generale, ai quali era piaciuto l’anteriore lavoro del medesimo. Fu in mezzo a questi fatti, che S. Bonaventura compilò la sua biografia, la quale ebbe lo scopo di pacificare gli animi. Dopo aver tracciato questo quadro delle antiche biografie del Santo, gli editori esaminano la sostanza del testo da essi pubblicato, e osservano che non ha il fine di comprendere tutti i fatti del Santo, ma piuttosto quello di completare i lavori altrui. Chiude il volume un bel discorso del Domenichelli sopra «l’indole di S. Francesco i), dove se ne spiega l’animo, le sue virtù, la sua sottomissione alla Chiesa (1). — U. Cosmo (2) esamina il Sacnun Commerlium b. Francisci cum do- (1) S. Bomaventuka, Legendae duae de vita s. Francisci Sera-pitici, Ad Glaras Aquas (Quaracchi). typ Coll. s. Bonav., pp. Vili 270, 160 (Opera Omnia, voi. Ili, pp. CXXlV,76o) — M. Fai.oci-Pui.ignani, Un ms. della seconda vita del b. Tomm. da Celano, Mise, frane. VII, 79-80 (del sec. XIV). (¿) Le mistiche nojfe di frate Francesco con Madonna Povertà, Giorn. dant. VI, 49 sgg. 97 sgg.