Pubblicazioni sulla storia medioevale italiana 137 mana e Castigliana. — V. La Mantia (1), assai benemerito della storia delle costituzioni siciliane, ci diede un nuovo contributo alla storia giuridica siciliana, colla importantissima raccolta delle Consuetudini dell’isola, e precisa-mente di Messina, Girgenti, Patti e Lipari, Siracusa, Noto, Catania, Palermo, Caltagirone, Corleone. Si tratta per lo più di testi del sec. XIV. Nella illustrazione 1’ editore raffronta i vari documenti, per determinarne la reciproca dipendenza. — E. Loncao (2) spiega come avvenisse la decadenza della piccola proprietà e si stabilisse il feudalismo. Nella seconda metà dell’evo medio le leggi tentarono di disciplinare la vita giuridica del latifondo. Artisti greci e franchi lavorarono nei palazzi reali di Palermo : lo si vede dalla miscela dei due stili. Si può notare anche 1’ influenza degli Arabi d’ Egitto (3). Nella seconda metà del XV secolo — come c’ insegna G. Di Marzo (4) — la scultura ebbe impulso a Palermo per opera di Domenico Gagini, da Lugano. La pittura fu dapprima bizantina, coll’ influsso arabo nella parte ornamentale. La nuova arte sbocciò fra il sec. XIV-XV per opera dell’arte pisana e senese. Anche da altre parti d’ Ita- (1) Antiche consuetudini d. città d. Sicilia, Palermo, Reber, pagine CCCII, 356. (2) Genesi d. latifondo in Sicilia, Palermo, tip. commerc., pagine 70, 16. — V. Strazzulla, Indagini archeol. sulle rappresentanze del « Signum Christi », Palermo, Rober (buone ricerche archeologi-che che peraltro servono propriamente per 1’ antichità cristiana) — Id. Di un dittico siculo bisantino in Cefalù, Röm. Quartalschr. XIII, 127 (della prima metà del sec. XII e probabilmente di fattura locale). (3) A. Goldschmidt, Die romannischen Königspalaste in Palermo, Zt. f. ‘Bauwesen XLVIII [1898], coll. 541-90, con molte tav. — F. Cicca gli one. I libri legali di un giudice siculo, Arch, giurid. I-XII, 555 (giudice palermitano, 1328). (4) La pittura in Palermo nel ‘Rinascimento, Palermo, Reber, pp. 389, con iìlust. io