'3° Nuovo Archivio Veneto Calabria (i). Mons. Dom. Taccorie-Gàllucci (2) pubblicò una miscellanea di monografie storiche calabresi : « Mileto e la sua diocesi » (Mi 1. ebbe il primo vescovo da Gregorio VII ; serie dei vescovi, personaggi ecclesiastici illustri, chiese, diocesi) ; « La Certosa di Calabria » (fondata 1092); « S. Domenica V. M. e le sue reliquie in Tropea» (culto). Varietà Calabresi (3). Reggio Calabria (4). Bora (5). Falconara Albanese (6). Gao-di-Mare (7). Casule, presso Otranto (8). Mo- principali monumenti di arte e di storia del versante Amalfitano, Roma, tip. Naz, 1898, pp, 74, 16.0 (è piutosto una guida, che un libro scientifico). (9) H. J. Schaepman, Si. Thomas von Aquino. Utrecht, Rossum, 1898, pp. 103. (1) A. Crivellucci, Ad Martini I ep. XV, Studi storici VII, 253-4 (circa il nome Calabria). — R. Cotroneo, Nuove pergamene greche d. sec. XII, Riv. st. Calab., a. VI [1898], n. 10. (2) Monografie di storia Calabra ecclesiastica, Reggio Calabria, Morello pp. 366. (3) R. Cotronei, Studio letterario ed uomini illustri in Calabria nel sec. XV, Riv, st. Cai. VI [1898], n. 2. — L. Boreli.o, Le Laude in Calabria e gli V/ficianti di Bova, Nap . Taranto, pp. 104, 16.° (a complemento di anteriori studi sul dramma sacro in Calabria). (4) C. Morisani, Le rivolte di Reggio e d. Calabrie durante il regno di Carlo I d’ A ligio, Riv. stor. Calabr. VII, 353. — C. Guerra, Cronaca d vescovi e d. arcivesc. di Reggio C, ivi, VII, 65, 129. 'f9, 233, 297 (opera postuma ; la serie s’inizia col sec. VI). (5) P. Natoli, Contributi storici, pp. VII, 151,201 (al tempo dei Saraceni). (6) F. Riggio, Falconara Albanese, ivi, VII, 32, 320 (piccola colonia albanese, fondata nel 1468; cenno sulle immigrazioni albanesi, 1444-50, 1461-4, 1467-92, 1534-1774 ; descrizione dei suoi monumenti). (7) G. B. M., Gao di Mare ivi, VII, 313. (8) G. Cozza-Luzi molte cose pubblicò sul monastero e sugli abbati di s. Nicola di Casole (Riv. stor, Cai. VI, n. S, 7, 8, 10) ;anneddoti vari (ivi, VII, 86), Netario abate 1220-36 (ivi, VII. 333), l’età del Rinascimento (ivi, VII, 339). Parlò dei Dittici funebri nel codice tipico Casu-lano (ivi, VII, 139), Un’altra copia del Typicon Casulano (ivi, VI, n. 6), Libri prestati dal monastero di Casole (ivi, VII. 250).