8 Nuovo Archivio Veneto F. Kaufmann, (i) che lo tolse da un codice scritto probabilmente nell’età ostrogota in Italia. — Sopra il nuovo codice del sec. X, contenente un frammento della legge Utinense, scrisse G. L. Zanetti (2). Verso il 510 re Teodericosi assogettò la Westgozia di Gallia, e vi istituì un governo analogo a quello da lui costituito in Italia, mantenendo ivi pure divisi i Romani dai Goti. Ciò stabilisce Fr. Kiener (3), in una monografia sulla Provenza, la quale c’ interessa anche perchè vi si discorre di Nizza. Questa città era, pare, un vicecomitato verso la metà del sec. XI, ed ebbe i suoi consoli nel 1144. Il K. illustra la relazione fra il consolato, e i signori di Nizza, già ricordati al principio del sec. XII, parla della condizione della popolazione, ecc. Veniamo all’età Longobarda. W. Bruckner(4) crede di trovare nei cc. 1-4 dell’ Origo le vestigia di canti rimati tedeschi. Egli è d’ avviso che l’opuscolo ci sia giunto sostanzialmente in buone condizioni. Notevoli studi di storia longobarda dobbiamo a N. Tamassia (5), (1) Aus der Schule des Wulfila. Auxknti Dorostorensis epistola de fide vita et obitu Wulfilae; in Zusammenhang der Dissertatio Maximini contra Ambroxiüm, Strasburg, Trübner, pp. LXV, 135. (2) La legge romana retico-cuirese o udinese, Nota, con la riproduzione e l'apografo del framm. ambrosiano scoperto ed illustrato da G. Mercati, Milano, pp. 151, con facs. (3) Verfassungsgeschichte der Provence seit d. Ostgothenschaft bis ¿¡ur Errichtung der Konsulate 510-1200, Lipsia, Dyk, 1900, pp. XII, 295, con una carta geogr. (4) Die Quellen der Origo Gentis Lang., Zt. f. deut. Alterth. XXIII, 47-58. — Kìer, Edictus Rotari, Studier redrorende Longo-bardenes Nationalitet, Kjobenhavn, 1898, pp. 184. (5) Reminiscenza classica in una legge longobarda, Atene e Roma II. fase. 7, p. 20 (il passo iniziale del c. 4 del capitolare di Arechi pare desunto da Cicerone, e sarebbe « 1’ unico ricordo classico in tutta la legislazione longobarda »). — F. Brandileone A proposito del c. 4 del Capitolare Beneventano di Arechi, ivi, II, n 8. p. 78 (il passo