Pubblicazioni sulla storia medioevale italiana ■9 dell’ impero di Sigismondo, desunti da archivi e biblioteche di Germania e d’Italia. La maggior parte di questi documenti era finora ignota. Alcuni recano nuova luce sul Concilio di Basilea. Altri discorrono di Brunoro della Scala, la cui mira era sempre rivolta a ricuperare la signoria di Verona. Sigismondo lo favoriva; e indarno Venezia cercò a lungo di stringere con Sigismondo tali patti, che Brunoro ne avesse a restare disilluso nelle sue speranze. Molti documenti, specialmente sopra Brunoro, sono desunti dall'archivio di Stato di Venezia. M. Jorga (i) dagli archivi di Roma, Firenze, Napoli, e specialmente da quello di Ragusa desunse vari documenti, che gli serviranno a preparare una storia delle relazioni fra i Turchi e l’Europa cristiana nel sec. XV. Un poemetto scritto nel 1499 da Alessandro Streghi da Lucca, nel quale si narrano le imprese del Piccinino, fu pubblicato da A. Pellegrini (2). Si citano alcuni poemetti sopra l’impresa italica di Carlo Vili: di uno, finora ignoto, ma che ha relazione stretta con uno dei conosciuti, diede conto A. Medin (3). Cultura. Secondo E. Salvadori (4) nel sec. XV solo pochi umanisti conservarono integro 1’ ideale cristiano, gli altri erano corrotti, nè si lasciarono migliorare dalle esortazioni di S. Antonino, S. Bernardino da Siena, Savonarola. Discorre a lungo di quest’ ultimo, e delle sue (1) Notes et extraits pour servir à l’histoire des croisades au XV. siècle, Paris, Leroux. (2) Il Piccinino, in Zt fur roman. Philol, XXIII, fase. 3.— Discorre anche del Carmagnola, F. Horrjdge, Lije of great Italians, London, Fisher Unwein, 1897, pp. 472. (3) I poemetti sulla calata di Carlo Vili e la battaglia di For-nuovo, in Rass. bibl. letter, ¡tal. VII, 180-1. — E. Bottini Massa, L’opera politica di Carlo Vili re di Francia, Cagliari, Dessi, pp. 13. (4) Il conflitto di due civiltà nel Quattrocento, L'Arcadia III, 102 sgg-) '73 sgg-