Pubblicazioni sulla storia medioevale italiana 131 1123. La sua vita, ora narrata da B. Gigalski ( 1 ), fu tale, che egli può giudicarsi come una delle maggiori personalità del suo tempo. Fu amico di Gregorio VII e di Urbano II, e poi di Pasquale II, ma di questo osteggiò la politica nel concilio lateranense (1112). Fatto vescovo di Segni da Gregorio VII, lasciò la sede nel 1102, allorché andò monaco a Monte Cassino. Pasquale II lo richiamò alla vita pubblica, e nel 1106 lo mandò legato in Francia, dove occupossi della Crociata. Più tardi, Pasquale II lo richiamò di nuovo da Monte Cassino, e gli diede per la seconda volta l’episcopato di Segni. Passa poi G. ad esaminare gli scritti di Brunone, i quali interessano direttamente la storia dei suoi tempi. Fra essi comprendesi una vita di Leone IX. Non molto ho da ricordare su S. Benedetto (2), ma fra i lavori che lo riguardano, merita speciale attenzione il dottissimo lavoro di L. Traube (3) sulla Regula mona-chorum. Egli distingue in due classi i molti mss. della Regulae assegna a prototipi dell’una e dell’altra, un codice Cassinese e un codice Babbiese. Per chiarire la storia del testo della Regula, Traube dottamente discute intorno agli antichi suoi commentari. Parlando del commento scritto da Paolo diacono, emette alcune nuovissime ipotesi sulla vita di quest’ ultimo, che, secondo la sua opi- (1) Bruno Bischof von Segni Abt von Monte Cassino 104g-1123, sein Leben u. seine Schriften, Münster ijw, Schöning, pagine XI, 295. (2) In Analecta. Boll. XVII, 166-7 si pubblica un carme sulla vita del Santo — E. Schmidt, Ueber den Geist d. bl Benedict, Stud. u. Mitth. aus d. Benedict, u. Cisterc. Orden, a. Vili, fase. 4. — The Life of our most holy father S. Benedict, Roma 1895, pp. 257 (Traduzione del II libro dei dialoghi di S. Gregorio, della Regula, e del carme di Marco. (3) Textgeschichte nelle Abhandlungen dell'Accademia di Monaco.