Pubblicazioni sulla storia mcdioevale italiana 31 cendo numerosi documenti, i quali fanno conoscere come cadessero gli istituti germanici, mentre si raffermavano le istituzioni romane. Per cura del Municipio di Udine (1) videro la luce gli Statuti di quella città dal 1425, accompagnati da un frammento statutario del 1343 e da altre carte consimili, da una serie di documenti (1171-1420) e da erudite illustrazioni. V. Joppi trattò delle origini del Comune. Questa città è ricordata per la prima volta nel 983, quando Ottone II la comprese in un diploma di donazione in favore del patriarca di Aquileja. Nel 1218 divenne residenza del patriarca, e nel sec. XIV molto le giovò l’opera del patriarca Raimondo della Torre. È ricordata come comune nel 1248. Il dott. Joppi discorre a lungo delle sue istituzioni politiche e amministrative, della gastaldia in cui partivasi il suo distretto, del Capitano e del Consiglio di Udine, dell’Arengo, delle magistrature minori. Udihe si assoggettò a Venezia nel 1420. Questo lavoro lasciatoci da quell’infaticabile illustratore della storia friulana era pronto per la pubblicazione fin dal .1891, e riuscì certamente uno dei suoi scritti migliori, per novità di vedute, e per ricchezza di dati sicuri e importanti. A. Wolf dedicò uno speciale capitolo all’Arrengo e al Consiglio, risalendo nelle ricerche, per questi riguardi, fino al XIII secolo. A lui pure si deve uno studio sulla posizione dovuta allo Statuto del 1425 rispetto all’anteriore elaborazione statutaria: Il medesimo, insieme con L. C. Schiavi, coordinò per materia le disposizioni relative al diritto privato e al diritto penale contenuto negli Statuti. Da solo il Wolf enumerò e vagliò i mss. dello (1) Statuti e ordinamenti del Comune di Udine pubblicati dal Municipio, Udine, Doretti,. 1898, pr. XCIX, 12, 180, 4° L’edizione, bellissima, corrisponde al valore del contenuto.