86 Nuovo Archivio Veneto bilia (i), seguendo specialmente il Del Lungo, dissipa i dubbi sollevati da A. Bartoli circa la partecipazione di Dante alla battaglia di Campaldino e all’assedio di Ca-prona.— Si disputò ancora sull’autore del gran rifiuto, se sia o non sia S. Celestino V (2). Dante ama Firenze, ma in generale tratta male i Fiorentini, molti di essi condannando all’inferno, e pochi collocando in paradiso, siccome osserva G. A. Venturi (3). Dall’Alighieri si può desumere, che Cangrande I. della Scala nascesse nel 1291, siccome osserva G. Bolognini (4). Lo studio di Dante comincia in Germania nel sec. XV, quando Giovanni da Seravalle, minorità, inviò all’imperatore Sigismondo la sua versione della Div. Comm.. Lo promossero Enea Silvio Piccolomini, e Gregorio von Heimburg (5). — Nel 1396 il comune di Siena affidò l’interpretazione di Dante a ser Giovanni di Buccio da Spo- (1) Dante, i fatti d'arme di Campaldino e di Caprona, Milano, Briola, 1897, pp. 22. (2) Per Celestino V stanno: G. Crocioni, Pel gran rifiuto di Celestino V, Casalbordino, De Arcangelis, pp. 31, 16.0— G Federzoni, Sopra Cel. V. e Rodolfo d’Absburgo nella Div. Comm., Rocca S. Cassiano, Cappelli, pp. 18, 160 — Contro all'identificazione con Celestino V : G. Roski.u, Difesa di Dante, appendice, Roma, tip. Perseveranza, pp. 26, 16.0 — V. Zecca, Dante e Celestino V, studio storicocritico, Chieti, Ricci, 1896. (3) I Fiorentini nella Div. Comm , Rass. Naj. CI, 775. sgg. — F. Baldini, Maestro Adamo e Fronte Branda, Bibliogr. ital. IV, n. 4. (è la fonte di Romena) — G. Federzoni, Filippo Argenti, Bologna, Zanichelli, 1897. pp. 47. — F. Cipolla, Dante e gli Scaligeri, Atti Istit. Veneto, 7 Ser., IX, 665 sgg. (D. è avverso ad Alboino e ad Alberto della Scala, il che si prova anche con nuovi argomenti : suo ospite in Verona fu dunque Bartolomeo). (4) Una questione di cronologia dantesca, Alti Accad. Verona LXXIV, 123 sgg. (estr. : Verona. Franchini, pp. 18). (5) H. Grauert, in Hist.-polii Blätter CXX. Per la Francia' dove lo studio di D. cominciò nel sec. XIV, v.: H. Oelsner, Dante