Nuovo Archivio Veneto cissitudini subite dalla lira bolognese, giungendo sino al periodo di G. Oleggio. Il lavoro, condotto sulla base di documenti, e con criteri economici, è di molto valore. Belle e nuove cose ci dice L. Fratti (i) sulla vita privata, parlando del pallio, dei tornei, della caccia, e specialmente della festa popolare della porchetta, che terminò nel 1796. N. Rodolico (2), premessa l’esposizione delle fonti storiche, descrive il dissolversi della costituzione comunale di Bologna, e la origine (1337) di due parti politiche, che mettevano capo ai Pepoli e ai Gozzadini. Taddeo Pepoli vinse ed ottenne la signoria, che gli fu confermata dal voto del popolo. Mostra il R. la trasformazione delle magistrature comunali, e la maniera con cui il nuovo signore esercitò il potere legislativo. Il governo via via migliorò, sicché, considerato ne! suo insieme, il reggimento di Taddeo è lodevole. Ma la nuova signoria costituiva un'offésa all’autorità papale, e Bologna (1338) fu sottoposta all’interdetto. Si terminò per altro la controversia con un accordo (1340). Complicate e importanti furono le relazioni, che cogli altri Stati d’Italia mantenne Taddeo fino alla sua morte, seguita nel 1347. Il lavoro, nel suo complesso molto lodevole, chiudesi con numerosi documenti ('337-38). F. Patetta (3) non si accorda con Zachariae von Lin-genthal, il quale suppose che la Scuola di diritto fondata (1045) a Costantinopoli da Costantino Monomaco abbia avuto influenza su quella di Bologna. Di qui egli (1) La vita privata di Bologna nel m. e , Rass. Najion. XCIX, 440 sgg. (2) Dal comune alla Signoria, saggio sul governo di Taddeo Pepoli in Bologna, Boi., Zanichelli, pp. VII 289. (3) La scuola giuridica Costantinopolitana del sec. XI e la scuola Bologna, di Scritti offerti a Fr Schupfer, II, (estr. pp. 13).