76 Nuovo Archivio Veneto Chiesa, la coordinazione dei due fini, temporale e spirituale. Interessante è l’argomentazione fatta a provare che D. toglieva alla Chiesa il diritto di proprietà, riserbandola all’ impero. A conforme risultato giungeva pure G. B. Siracusa (i), secondo il quale D. credeva che la Chiesa potesse possedere, ma non come proprietaria, sibbene come am-ministratrice in vantaggio dei poveri: così la pensava anche re Roberto d’ Angiò. Dottrine sociologiche (2). Quale concetto D. avesse dell’ antichità classica, e quali norme artistiche derivasse da questa (3). Arte (4). E. Gorra (5) studia il soggettivismo di D. in tutte le sue opere, ma specialmente nella Div. Commedia. Combatte 1’ opinione del Bartoli e del d’Ovidio, secondo la quale D. introduceva volontariamente 1’ elemento soggettivo nei giudizi sulle persone, riserbandosi una specie di diritto di grazia. Limita quindi il campo lasciato alla simpatia, di cui troppo si servono alcuni commentatori del poeta. Attenua il valore del materiale storico di D., mentre allarga l’interesse che presenta il criterio, da cui D. si lasciò guidare nei suoi giudizi. (1) La proprietà ecclesiastica secondo D., Giorrt. dant. XI, 289 e sgg. — A. Dobei.li, Dell’ efficacia che il concetto politico-civile dì D. esercitò su quello del Beccaria, Venezia, Visentini 1898, pp. 29. (2) G. Poletto, La riforma sociale di Leone XIII e la dottrina di D. A., conferente, Siena, bibl. del Clero, 1898, 2 voi. (lavoro che merita non poca considerazione). — L. F. Ardy, Dante e la moderna filosofìa sociale, Roma, Balbi, 1898, pp. 48, 16.0; cfr. G. Brognoligo, in Giorn. dant XI, 79 (Ardy attribuisce a D. le sue opinioni, e usufruisce, senza citarlo, del debolissimo libro di A. Cialdi su La poesia-civile). (3) V. Rossi, Dante e l' Umanesimo, nel voi. Con Dante e per Dante, Milano, Hoepli. (4) G. Zacchetti, Deli arte di D. nel rappresentare i caratteri e-le passioni umane, Hebios III, 13. (5) Il soggettivismo di Dante, Bologna, Zanichelli.