Pubblicazioni sulla storia medioevale italiana 53 Bethmann non aveva coliazionato (1851) in modo completo il codice del sec. IX, che della Hist. Langob. si conserva a Cividale. Ora G. Vettach (i) lo riprodusse diplomaticamente. Non asserisco che la riproduzione sia riuscita perfetta : la distinzione fra le mani de’ correttori forse non è accuratissima. Tuttavia questo lavoro, frutto di lunghe e amorose cure è meritevole di molta lode. A. Amelli (2) da un cod. Vatic. del IX sec. pubblicò YArs Donati di Paolo, indicatagli da L. Traube. Egli stampò ancora un epigramma, tramandatoci anonimo, che si riferisce alla questione sorta ai tempi di Carlomagno, fra i seguaci del canto romano, e i fautori del canto ambrosiano; con argomenti indiziali, l’A. lo attribuisce a Paolo. — G. Galligaris (3) studia 1’ origine della leggenda sulla vita di Paolo, e dimostra che non se ne trova traccia anteriore all’ anonimo Salernitano (sec. X). L’ origine della leggenda è beneventana. Segue il suo ulteriore svolgimento, e mostra come essa penetrasse a Montecassino, in età relativamente tarda. L’ anon. Salernitano lesse sulla tomba di Paolo 1’ epigramma, ora attribuito a Hildric; di questo epigramma qui si fa l’esposizione minuta, si spiega il senso, si precisa il valore per la biografia di Paolo, si dimostra 1’ autenticità. Del-1’autenticità rimase persuaso C. De Santi (4), ancorché in qualche punto speciale proponga interpretazioni di- (1) Paolo diac. studi, copia diplomatica del « Cod. Foroiul. » della hist. Long., Archeol. triestino, XXII, fase. 2). (2) Ars Donati quam Paulus diac. exposuit, Montis Casini, p. 31 con tav. — Paolo diac., Carlomagno e Paolino d' Aquileia in un epigramma inedito intorno al canto gregoriano e ambrosiano, Montecassino, pp. 21, con tav. (3) Di alcune fonti per lo studio della vita di Paolo diac., Arch. stor. lomb., XIII. 54 sgg. (4) Paolo diac. studii recenti, Civ. Cattol., qu. 1185, p. 257 sgg.; qu. 11S8, p. 654 sgg. 3