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Nuovo Archivio Veneto
lia vennero alla Sicilia fresche correnti artistiche. Ma assai presto cominciarono a sorgere anche artisti locali. Di questi parla particolarmente il Di Marzo, che poi discorre dei prodotti delle arti minori, miniature, grafiti, smalto, incisioni. Molto si intrattiene sui mosaicisti, che fiorirono ai tempi di re Ruggeri e dei due Guglielmo, lavorando nelle splendide fabbriche, che quei monarchi innalzarono a Palermo, Cefalù e Monreale. L’arte musiva continua anche dopo dopo d’allora, per secoli. Il volume chiudesi con un manipolo di documenti, 1461-1529(1). — Monreale (2). Cefalù (3). Messina (4). L’ Università di Catania venne fondata nel 1444, siccome c’insegna R. Sabbadini (5) in una bella monografia su quella istituzione nell’ età del Rinascimento. Noto (6). Lentini (7). — Le così dette colonie
    (1)	C. A. Garufi, Di una pergamena bilingue del monastero di Demenna conservata nel Museo Naf. d. Palermo, Arch. st. sic. XIII, 131 sgg. (il documento era noto, ma era stato male inteso : il testo greco è del 1130, il testo latino è falso).
    (2)	Bel libro è quello di G, Millungi, Guida dei Monumenti di Monreale, Palermo, Boccone del Povero, pp. 61, 16,0 con fot.
    (3)	A. F. Sinopoli Battaglia, Il vesc. Guf fetta, Riv. st. Calabr.
VII,	184 (fu vesc. di Cefalù, 1249).
    (4)	G. Arenaprimo, Note storiche Messinesi dei sec. XV e XVI, Atti Accad. Peloritana XIII (docc. del periodo 1494-1593). — G. Gro-nati (Reperì, f. Kunstwiss. XX) parla di Antonello da Messina, pittore del sec. XV, e in molti punti corregge la biografia datane dal Vasari).
    (5)	L’ Università di Catania nel sec. XV, Catania, Galatola, 1898, pagine XIV, 136 — V. Casagrandi-Orsini, L’ archivio d. r. Univ. di Catania, storia, riordinamento, indici Catania, 1897, pp. 120. (L’Archivio comincia solo col 1684, dopo il terribile terremoto, che disfece la città). — V. Messina, Monografia d. r. insigne parrocchiale chiesa collegiata di Catania, Catania, Pastore, pp. 232.
    (6)	C. Airaghl Una Pompei medioevale, Mil., 1894 (l’antica Noto distrutta 1693 da un terremoto).
    j) S. Psano-Bàudo, Storia d. martiri e della chiesa di Lentini, Lent., Salutare, pp. Ili, 268.