35 servire a una più vasta comprensione dei documenti che pubblichiamo. Ciò che abbiamo detto sulle scuole come dispensatrici di cultura servirà al glottologo per determinare quanta e quale influenza abbiano esercitato i maestri sulla lingua di chi ha dettato o scritto i nostri documenti. A noi, dopo quanto abbiamo detto, spetta considerare queste scuole nei loro prodotti scrittorii, analizzare cioè dal lato paleografico le carte che ci hanno tramandati i documenti che sono oggetto del nostro studio, stabilire il modo e il luogo, come e dove, questi documenti sono stati scritti, stabilire la scuola di dove lo scrittore è uscito, determinare in base alla grafia il grado di cultura, gli studi percorsi e persino l’identità della persona dalla cui mano la carta è stata vergata. Ricerche tutte non impossibili, date le moderne conquiste della scienza paleografica. Per questo abbiamo creduto prezzo dell’opera approfondire il più possibile 10 studio degli ambienti culturali e scrittorii di Spalato trecentesca, studiare e segnare le caratteristiche grafiche di ogni singola scuola e tenere 11 massimo conto di ogni forma d’istruzione che agli scrittori potesse essere stata impartita. I risultati delle nostre ricerche sono esposti nel capitolo precedente. Qui è il luogo di valercene come piattaforma per fondare alcune conclusioni. Sin da quando i nostri documenti ci si venivano scoprendo notammo nella loro grafia differenze tali da farci sorgere il sospetto che non in una stessa scuola — o meglio in uno stesso tipo di scuola — i singoli scrittori avessero formato la loro educazione. Proseguendo nel-l’esame delle cedole riuscimmo ad individuare due differenti scritture, una che con termine non nuovo chiameremo mercantesca e l’altra che ci si concederà di poter chiamare privata. Questa, prodotto, anzi sottoprodotto, della scuola cattedrale e delle scuole ecclesiastiche spalatine, quella, insegnata nella scuola cittadina o privatamente da mercanti e laici che tenevano garzoni o ragazzi a discepolato. E l’una e l’altra sono degenerazioni della gotica ed hanno carattere spiccatamente corsivo. Si distinguono soprattutto dal ductus, che nella mercantesca è più incerto, più pesante e più irregolare che nella privata. Oltre a ciò la mercantesca è più angolosa, più stretta ed ha tendenze più accentuate a muoversi e a svilupparsi fuori del rigo, mentre la privata, anche se mal formata, ha la lettera più tondeggiante, più regolare, con certo studio di accostarsi alle forme cancelleresche e librarie. Anche l’analisi delle lettere ci ha portato a determinare differenze, o meglio preferenze, negli scribi a seconda della loro provenienza dall’una o dall’altra scuola. Diciamo preferenze, perchè le osservazioni che stiamo per esporre non pretendono avere forza di leggi, fondate come sono su materiali ristretti. Lettere caratteristiche della mercantesca sono |a n, |a cui seconda asta scende fortemente uncinata sotto il rigo; la r,