138 LA JUGOSLAVIA ECONOMICA Vanno aggiunte le superfici di minore importanza, ohe trascuriamo di riportare. Possiamo affermare ohe, nel 1920, furono seminati a barbabietola circa 20.000 ettari. In quanto allo zucchero, la Jugoslavia è costretta ad importarne. In nessun caso la produzione degli zuccherifici jugoslavi attuali potrebbe essere sufficiente al consumo. Vi sono otto zuccherifici: uno a Belgrado, con una capacità di produzione di 200 vagoni all’anno, ma per la distruzione causata dagli invasori, nel 1920 questo stabilimento ha potuto produrre solamente pochi vagoni di zucchero; quello di Cuprija, è capace di produrre 1000 vagoni all’anno; quello di Ossijek, pure 1000 vagoni; quello di Ussora, in Bosnia, 300 vagoni; in Vojvodina ce ne sono quattro: a Veliki Beckerek, uno della potenzialità di 1200 vagoni; a Vrbas, pure uno da 1200; a Pelmonostor, uno da 700, ed a Cervenka, un ultimo capace di una produzione di 1500 vagoni. L’intera produzione degli zuccherifici è di circa 7300-7500 vagoni ; col massimo rendimento si potrebbero raggiungere i 10.000 vagoni. Le fabbriche di Belgrado, Cuprija, Ossijek e Cervenka hanno pure le raffinerie. In piena attività sono le sole due di Ossijek e di Cervenka, mentre le altre stanno riprendendo. Nél 1919 la produzione, in tutto il Regno, ammontava a circa 1000 vagoni di zucchero ed a 300 vagoni di melassa. Le cause di questa troppo esigua produzione sono state: il sequestro degli zuccherifici nella Backa e nel Banato (Veliki Beckerek, Vrbas, Cervenka e Pelmonostor), la distruzione, da parte del nemico, di quelli di Belgrado e di Cu-