— 104 1356-1358 magister Franciscus ser Manfredi de Surdis de Placentia, imperiali auctoritate notarius 1360-1369* magister Franciscus filius Johannis quondam domini Philippi de Bentiuoglis de Bononia, publicus imperiali auctoritate notarius et iuratus comunis Spaleti. 1364-1365 magister Silvester filius condam domini Beni de Coneglano, notarius iuratus comunis Spaleti. 1367-1369* magister Albertolus Bassanega condam Lanfranci de Medio-lano, publicus imperiali auctoritate notarius et cancellarius comunis Spaleti. 1369 magister Jacobus Natalis de Vegla, notarius iuratus comunis Spaleti. 1369-1373* magister Petrus olim Bartholomei de Annobonis de Sarzana, notarius et iudex Ordinarius et iuratus civitatis Spaleti2). 1369-1371 magister Angelus Andriucii de Fabriano, notarius iuratus comunis Spaleti8). 1371-1372 magister Monte de Casulis, notarius iuratus et cancellarius civitatis4). 1373-1382 magister Ganorus de Mantua, notarius iuratus comunis Spaleti5). 1374-1391 magister Antonius de Benvenutis de Cremona, cancellarius et notarius iuratus comunis Spaleti. Nel 1349-50 notaio a Zara. Nel 1359 cancelliere a Ragusa. (Vedi Cronia A. Relazioni culturali tra Ragusa e l’Italia negli anni 1358-1526, in Atti e Memorie della Soc. dalmata di storia patria, I, p. 18). 2) Nel 1368 lo troviamo a Lesina notarius et cancellarius Farre». A Spalato cominciò a rogare il 29 giugno 1369 e vi rimase certamente fino all’estate del 1373, epoca in cui finisce un suo protocollo che nell’Archivio di Spalato porta il n. Vili. Una nota marginale apposta a cc. 99 di questo volume, in grafia assai somigliante alla sua, porta la data del 5 aprile 1375. Ma non possiamo dire se egli fino a questo tempo rimanesse a Spalato. Nell’ introduzione abbiamo parlato di una sua fuga. Infatti tra le cedole allegate al suddetto volume ve n’ è una in grafia corsiva, scritta certamente da un giudice esaminatore della curia spalatina, nella quale, dopo il protocollo proprio degli atti del 1373, è soggiunto: • Scriptor fugit Petrus cond[am]____de Sarza[na] ». E’ senza dubbio l’indicazione e forse l’autorizzazione concessa a qualche notaio di rilevare qualche atto dalle note del notaio fuggito. Nel 1375 lo troviamo a Zara, prima notaio giurato del comune, poi del capitolo, poi della curia maggiore al civile e della curia dei consoli e del mare. A Zara ci sono suoi atti fino al 1399, anno nel quale probabilmente morì, lasciando un figliolo, Bartolomeo, che continuò ad esercitare la professione paterna e che testò nel 1433. s) Cominciò ad esercitare il 19 novembre. Riceveva uno stipendio di 50 ducati all’anno. *) In un atto del 13 gennaio 1371 è ricordato come «vicarius domini co-mitis». Conte di Spalato a questa data è «- egregius regius miles dominus Raphael de Sorba,de Janua». 5) È assai attivo come avvocato, specie negli anni 1376-77.