Nuovo Archivio Veneto Fanciullo fu nel Casentino (i). Studia il greco sotto la direzione del monaco Barlaam (2). Petrarca e i Colonna (3). Raffronto fra l’ideale del Petrarca e quello di Cola di Rienzo (4). Sua amicizia con Simone Martini detto Memmi (5). Petr. e Cecco di Ascoli (6), e Tommaso da Messina (7). Petr. nel Mila- Giov. Torelli. — Anon., Il Petrarca nella Biblioteca Vaticana note ed osservazioni (col facsim. di versi petrarcheschi, e la riproduzione del ritratto esistente nel Cod. Vatic. Lat. 3198 già edito dal compianto G. Cozza-Luzi. (1) L. Mascetta, Il Petrarca fanciullo nel Casentino, Cagliari, Dessi, 1904, pp. 24. (Lavoro di molto interesse. Egli lascia sospettare, senza affermarlo, che P. alluda a Dante nel personaggio Dedalus, che nell’ Ecl. IV gli consegna la cetra). (2) F. Lo Parco, Petrarca e Barlaam, Reggio - Calabria. (Petr. allontanò da Avignone il suo dotto monaco calabrese, non per favorirlo veramente, ma perchè non volentieri lo vedea presso di sè ; non è poi molto chiaro il motivo di questa freddezza) . (3) Giac. Debmas, Pétrarque et les Colonna, Marseille, impr. marseill., pp. 49. (4) G. Brizzolara, Ancora Cola di Rienzo e F. Petrarca, Studi storici, XIV, 243. (Polemica col Filippini. L’A. crede che Petrarca volesse da Cola, oltre all’ annientamento del dispotismo feudale e alla restituzione del popolo romano alla libertà, anche il risorgimento politico d'Italia e di Roma diventata sede delle due massime autorità, la pontificia e la imperlale). (5) Evelyn, Un pittore senese amico del Petr., Cron. civiltà Fileno-latina 1904, III fase. 5. (6) E. Sicardi, Il Petr. e Cecco d‘Ascoli, Roma, Antere, 1904, pp. 32. (7) L. Lizio, Il Petrarca e Tommaso da Messina, Arch. stor. Messin. VI, 185. (Si hanno varie lettere del Petr. a Tomm. da Messina, scritte con grande affetto. Era costui della famiglia Caloria ; si recò a studiare a Bologna, dove strinse relazione col Petrarca. Incidentalmente qui si parla della grande stima in cui Roberto re di Napoli era tenuto dal Petr. Caloria morì 1341 di 37 anni. Dal Vatic. Lat. 4823 ne pubblica qui due sonetti).