330 LA PARTENZA DEL PRINCIPE DI NAPOLI una romanza cantata da qualche signora del Corpo diplomatico, il principe Nicola, discor- rendo coi rappresentanti delle Potenze, non perde di vista il suo obiettivo e il programma che in- tende di svolgere man mano che le circostanze glielo permettono. Un pensiero costante presiede ad ogni suo atto. Egli ha una missione nobile da compiere. Non se ne dimentica mai, nemmeno in mezzo al rumore di una festa. Esultante e grato per la cordialità del popolo forte e ospitale, il Principe di Napoli partiva al- l’alba del 2 Settembre da Cettigne, e sull’imbru- nire dello stesso giorno, da Antivari, dopo essersi affettuosamente separato dal principe Nicola e dal principe Danilo, ordinava che la Gajola fa- cesse rotta per Napoli. Nella mente e nel cuore del giovane Prin- cipe, l’eco delle feste montenegrine avrà certo risuonato come lietissimo presagio della sua fe- licità. Tanto più care gli saranno riuscite le cor- diali espansioni, venendo da un piccolo Paese, il Piemonte dei Balcani, che anco nei giorni più tristi della sua storia non ha mai avuto un quarto d’ora di viltà, e con la fede indomabile nel pro- prio destino ha saputo restaurare la sua fortuna.