148 Nuovo Archìvio Veneto quista Normanna (i). Guglielmo Apulo, autore del poema sulla conquista dei Normanni, probabilmente non è normanno, ma italiano e pugliese (2). Fu sfavorevole al cronista Malaterra, M. Amari ; ma la sua credibilità viene ora sottoposta a nuovo esame e difesa (3). Le nozze fra Ruggeri e Adelaide (del Vasto) furono celebrate nel 1087 e non nel 1089, e in ciò e in altre cose ancora è inesatto il Malaterra (4). La diplomatica di re Ruggeri (5). La biblioteca Vaticana acquistò testé un mss. della storia di Falcaldo, che si identifica con quello di san Nicolò dell’ Arena, eh’ era andato smarrito per lungo tempo (6). — Pietro di Eboli rappresentò la voce del (1) M. Catalano, La venula dei Normanni in Sicilia nella poesia e nella leggenda, Catania, Monaco, 1903. (Assai informato delle fonti ; poema di Guglielmi» Pugliese ecc.). (2) A. Rossi, Della patria dì Guglielmo detto Apulo, Padova, Prosperini, pp. 24. (G. autore del noto poema sulle conquiste dei Normanni in Sicilia, era probabilmente italiano e pugliese, non normanno. Ma di tale tesi non si può dare dimostrazione piena). (3) A. Rossi, Alcune osservazioni intorno alla « Historia Sicula» del Malaterra, Atti Accad. Tor. XXXIX, 61. (4) CA. Garufi, Adelaide nipote di Bonifazio del Vasto e Goffredo figliuolo del gran, conte Ruggiero, Antologia meridionale, 1905, fase. 1-2. (5) CA. Garufi, I diplomi porpureì della cancelleria normanna ed Elvira prima moglie di re Ruggiero, 11 ij?-i 135, Atti Accad. Palermo, VII (estr. pp. 31, 40). (Crede all’autenticità dei due diplomi; trova la data, H35, della morte della regina Elvira). (6) M. Vattasso, Dal codice Bette dettino di s. Nicolò del- V Arena di Catania contenente la " Historia" o ‘ ' Liber de regno Sicilie ” e la “ Epistola ad Petrum Panormitane ecclesie thesau-rarium " di Ugo Falcando, Archivio Murator. I, 53-70. Al fine il V. rileva varie inesattezze commesse da GB. Siragusa, La “ Historia ” o “Liber de regno Sic.” di U. Falcando, lezione del cod. di s. Nicolò dell’Arena dì Catania ora Vat. Lat. 10690, Roma, 1904.