IOO Nuovo Archivio Veneto Il « Secretum » (x). Scritti minori (2). — Libri posseduti dal Petrarca (3). Un suo presunto autografo (4). Egli era anche disegnatore non infelice (5). Giov. Boccaccio (6). (1) E. Carlini, II ' Secretum ' di F. Petrarca, Bologna, Zanichelli, (trova qui la migliore e maggior parte dell’ opera petrarchesca). — I. Vannerini, Messer Frane. Petrarca e il suo Segreto, Siena, Nava, pp. 33, 18.0 (Il ‘Secreto’ completa e interprete il Canzoniere). — A. Solerti, L’autobiografia, il Secreto dell’ignoranza sua e d’ altrui di F. Petrarca col Fioretto de’ Rimedi dell'mia e delP altra fortuita, Fir., Sansoni, pp. Vili 347, 16.0 piccolo. (2) R. Sabbadini, Le “periochae Livianae ” del Petrarca possedute dai Bar zizza, in: Fr. Petr. e la Lombardia, p. 193 (da un ms. di Napoli). — F. Novati, Un’epitome poetica del de viris illustribus scritta nel Quattrocento, ivi, p. 243. (Da un ms. della Trivulziana) —id., Un esemplare visconteo dei “Psalmi poenitentiales” del Petrarca: ivi, p. 203. (Quest’opera del Petr. è piena di fede e di angoscia. Considera un ms. ora a Lucerna, che apparteneva ai Visconti). (3) G- Gentile, I dialoghi di Platone posseduti dal Petrar., Rass. crit. letter. Hai. [Napoli], IX, 193, (il Timèo ed il Fedone). — A. Ratti, Ancora del celebre cod. ms. delle opere di Virgilio già di F. Petrarca ed ora d. biblioteca Ambrosiana, F. Petr. e Lomb. p. 217. (Fa la storia del ms., prima del suo ingresso nell’ Ambrosiana). (4) A. Ratti, Di un presunto autografo petrarchesco nel-VAmbrosiana, Arch. lomb. XXXI, 2, 172. (Paolo Bosca nel sec. XVII cita un autografo di Petrarca nell’ Ambrosiana. Deve trattarsi di un equivoco). (5) A. Solerti, Il Petrarca disegnatore, Riv. d’Italia VII, 2, 926. (Esistono disegni del Petrarca, tra cui quello della sua villetta di Lintemo (Interno?) presso Milano). (6) O. Bacci, Burle e arti magiche di Giov. Boccaccio, Castelfiorentino, Giovannelli, pp. 11. (aneddoti). — E. Carrara, Cecco da Mileto e il Boccaccio, Giom. st. lett. ital. XLIII, 1. (C. da Mileto, ossia Francesco de’ Rossi di Forlì, fu cancelliere di Frane. Ordelaffi, ma fu anche poeta; qui si studia la sua corrispondenza poetica col Boccaccio).