204 LA JUGOSLAVIA ECONOMICA produzione mondiale del carbone ed alla conseguente impossibilità di proseguire con le comunicazioni regolari per trasporto di derrate alimentari. È noto che questo regresso della produzione di carbone è avvenuto per diverse cause : precipitato rilascio dei prigionieri di guerra occupati nelle miniere, affrettata introduzione della giornata lavorativa di otto ore, spossatezza degli operai causata dalle fatiche di guerra. A questi ostacoli di natura fisica si possono aggiungere anche i desiderata di natura so-ciale-economica in parte giustificati, in parte esagerati, da parte della classe operaia, sicché la continua convulsione ostacolava la produzione regolare. Questo fenomeno si è verificato anche in Jugoslavia. Fu una fortuna che lo Stato ereditasse queste otto miniere, sicché tutte le convulsioni sono state di molto minori che se le miniere fossero state esercitate dall’industria privata. La crisi fu in breve tempo superata e l'organizzazione del lavoro venne compiuta, sicché oggi le miniere statali bosniache producono circa 1400 tonnellate al giorno di più ohe non in tempi antebellici e bellici. Questo fatto è pure di grande importanza per il consolidamento del nuovo Stato. Da quanto abbiamo esposto sembrerebbe al lettore che il Vecchio Regime si curasse di sviluppare l’industria carbonifera. Con la legge mineraria per la Bosnia-Erzegovina 4 maggio 1881, il Governo Centrale prese in possesso 14.799 terreni mineraliferi di 200 ettari cadauno e cosi si assicurò, salvo trascurabili eccezioni, l’esclusivo possesso di tutti i giacimenti del sotto-