146 LA JUGOSLAVIA ECONOMICA alla Zadruga di comperare in maggiori quantità e di godere, a parità di condizioni, di un credito maggiore che non l’economia individuale. Special-mente, la Zadruga è vantata, non senza ragione, come un mezzo che preserva la massa contadina dal proletariato. Ma come tutti gli organismi sociali, oosì pure la Zadruga ha i suoi inconvenienti. Pare giustificato di rimproverare alla Zadruga di costituire un ostacolo allo spirito di iniziativa e di ingegnosità personale. Infatti come ogni organizzazione, essa attenua la responsabilità personale ed anche la produttività individuale a diminuzione della produzione intera. In un regime di vita e di lavoro in comune, dove il lavoro di ciascuno va a profitto esclusivo della comunità, il lavoratore non ha lo stimolo alla piena esplicazione delle proprie forze. Di qui può venire un rallentamento nella produzione. Da esperienze fatte, si può concludere che la Zadruga è favorevole all’estendersi della pastorizia, a soapito però dell’agricoltura, perchè l’individuo a oui manca l’utile diretto del suo lavoro preferisce un’occupazione meno faticosa come la pastorizia che non l’agricoltura che esige un lavoro intenso e fatiche di molto superiori. Quale sarebbe la conclusione? La dissoluzione della Zadruga è un fenomeno che va al di là del potere della legge. Essa è una vittima del progresso moderno, per oui è inutile ostinarsi a preservarla con misure che poco gioverebbero. Si lasci dunque che l’evoluzione si compia ed il legislatore si mantenga neutrale, ma concentri la sua attenzione sui danni che la soomparsa della Zadruga provoca. Se la proprietà individuale deve