— 103 — ed il tempo puro senza dell’Ente infinito ed immenso: quindi è che tutta la famiglia delle idee necessarie ed essenziali allo spirito umano riposa su l’Ente; e perchè ancora tutta la scienza come opera di un perno si aggira su la sostanza e su gli accidenti, su la causa e su gli effetti, su l’uno e sul più, su lo spazio e sul tempo; così tutta la Scienza umana riposa su l’Ente: il che viene bellamente dimostrato da Platone nel Teoge e nel Teeteto a cui rimandiamo i lettori; e però come la Scienza diparte dall’Ente, così deve ritornare all’Ente. Se dunque la Scienza riposa su le idee, e queste su la idea Madre Ente vocabolo reputato del patrimonio della lingua greca, non sarebbe strano trovare l’origine vera nella voluta lingua pelasga, per notare la filosofia e la bellezza, che danno la maggior luce possibile alla nostra questione e render probabilmente soddisfatta la mente del benigno lettore. È comune presso i nostri Albanesi la parola Perèntìa per dinotare, Dio, Preesistente. Questo vocabolo consta dei due elementi, per, preposizione nel senso di avanti, prima o pre; ed entia o ynti Esistente, sostantivo del verbo èsctur o ysctur, essere. E italianizzando ènti o ynti si è fatto Ente. Gli Albanesi per dinotare è dicono èsct o ysct. I Greci cadmei dicono s<7TÌ. Quelli per dinotare, erano dicono: un, per sincope iscin: questi dicono fiv. Ed ecco come la lingua primitiva pelasgo-albanese manifesta la sua fìsonomia nella lingua greca, sua emanazione. Ente, adunque è voce albanese, ed è metà della intera parola Perèntìa, ed esprime sempre meno della intera sudetta parola, la quale ben dichiara la preesistenza dell’Ente che è l’idea Madre, significazione più generale di qualunque altra, ed abbraccia con sè quanto esiste. L’Idea Madre adunque è indipendente dal tempo e dallo spazio, è immutabile, infinita, non à altra relazione necessaria che con sè stessa. Si risolve nella nozione primitiva e semplice dell’ unità concepita in sè stessa, al di là di essa è nulla. Di fatto, l’idea Madre Ente contenendo i concepimenti complessi del vero , del buono e del bello, si manifesta nella verità, nella bontà, nella bellezza, anzi la maggiore manifestazione non è che nella bellezza, perchè la bellezza mostra l’Ente. Or la Estetica è Scienza.