- 35 — degli altri, e comprende le più belle contrade del Turkestan. La Città Bùkhara, è situata sopra una deliziosa collina ed è notevole pei rari edifìci che contiene, e in lingua ottomana viene detta, la Santa, la nobile. Or Bukìxara in idioma albanese dinota Bella, Deliziosa. Dicono gli Albanesi : Bukhura Copille o Copiglie, bella, avvenente giovinetta. Bukhara Ghoor, la bella Città. Bukarest è la Capitale della Valachia. La tradizione afferma che i primitivi popoli i quali abitavano questa regione fossero Pelasgi, che posteriormente presero la denominazione di Va-lacchi. La parola Bukarest, per quel che leggesi nella nuova enciclopedia popolare, suona città delle delizie, senza dare la ragione etimologica. Bukarest è parola albanese composta dall’aggettivo Bukar e dalla voce del verbo sostantivo esct, che significa è: cioè Bella è, Deliziosa è : quindi : Città bella, Città deliziosa. Bulgaria è una provincia sita nella parte settentrionale del-l’impero ottomano in Europa. Intorno all’origine dei suoi popoli la Storia non fa motto, nella stessa guisa degli Albanesi e i così detti Pelasgi. Da parecchi scrittori vien dato a questi popoli lo stesso nome di valorosi ed antichi, che durante la state abitano nelle così dette jurte, ed in capanne di legno e pagliaja in tempo d’inverno; amanti della pastorizia e dell’agricoltura, presso di loro in grande uso. Questi popoli soggiacquero ad infinite vicissitudini di guerra e persecuzioni, e coll’invasione, al dire di taluni eruditi, della famiglia Uralica, di quella dei Finni ed Unni, la loro lingua talmente s’imbastardì ed imbarbarì, che fini poi per divenire quasi tutta Slava, con l'invasione degli Slavi. I Bulgari, vien assicurato che avevano un loro Capo scelto nella loro classe, al quale davano il titolo di Emiro. Dall’esame filologico da noi eseguito sopra entrambe le parole Bulgaria ed Emiro siam venuti alla determinazione d’inferire che i Bulgari fossero la parte eletta degli antichi Albanesi riuniti e stanziati nella suddetta regione di Europa. Cerio, è da presumersi che tra una infinità di gente la quale lascia il proprio paese per andare ad abitare in altra nuova terra, vi dovrà necessariamente essere in mezzo ad essa,