— 55 — Lineo, è pure un mito antico. I mitologi dicono di essere stato Re della Scizia, e lo descrivono coi più neri e tristi ca-ratteri. Geloso della preminenza che Cerere aveva dato a Tritone sopra di lui, meditò di ucciderlo mentre era ospite nella sua Reggia. Si racconta che nel momento in cui stava per forare il petto a Tritone, sia rimasto trasformato in Lince, animale che vuoisi simbolo di crudeltà. Or Lineo in albanese idioma dinota tristo, cattivo malvagio; onde essi dicono: Lìgku mott, cattivo tempo. Lìgku ùlek, tristo malvagio lupo. Ligea, vien descritta nella favola come una delle tre Sirene. I mali e i danni che le Sirene arrecavano all’ umanità in generale, colle malie e con la melodia della incantevole lor voce, sono già noti anche a’pesciolini. Il nome Ligea è il feminile di Lineo. Gli Albanesi per dinotare, cattiva, trista donna, dicono: Ligkia ed Eligkia o eligka gkrùa. E per trista o cattiva medicina dicono Ligkia, ed, Eligka jatrìi. Licomede, è anche un mito. Nella favola eroica è portato come Re di Sciro, e viene descritto con caratteri più neri, e perfidi di Lineo. La sua infamia si rese famosa per avere barbaramente fatto perire ne’suoi reali appartamenti, uno dei più cari suoi amici. La parola Licomede è composta dalle due voci albanesi: Lick, male, tristo, e mede per made, grande gran tristo, molto tristo, assai cattivo. Teseo. In diverso modo viene dai mitologi narrata la favola e l’origine di questo Semideo. Noi non tenendo conto dei diversi racconti dei mitologi, diremo che tra le strepitose imprese di Tesèo, si annovera anche quella di essere disceso nel-l’inferno per rapire Proserpina moglie di Plutone , il quale avendo scoperto il suo disegno, lo rattenrie prigioniero nell’in-ferno, ove rimase fino a che non giunse Ercole per liberarlo. E, sciolto dalle catene in compagnia di Ercole volle girare per le bolge tartaree. Stancati e trafelati dal lungo camminare, entrambi nell’uscire dall'inferno vollero sedere sopra una pietra posta all’ingresso per ristorarsi dalla stracchezza. Avvenne che tutti e due restarono incollati, attacchati su la pietra senza più potersi staccare. Il solo Ercole , perchè figlio di Giove, ottenne di Salvarsi, Teseo rimase ivi eternamente attaccato. Or