— 50 — o persecutore del male. Gli Albanesi per dinotare, perseguitare dicono Pè'rsè'r o pèrsfè'r : e per dinotare Persecutore, Vincitore dicono: Pèrsevi o Perszèu. Per questa desinenza ci serva di esempio il nome proprio Andrea, per dinotare il quale gli Albanesi dicono Ndrèu : e volendo dinotare, ho perseguitato la volpe essi dicono : Pers^èva Dhelpèrèn o Aelpren, pronunziando la lettera L come se fosse gli. Iside, è uno dei primi miti inventato dai Pelasgi. Presso gli Egizi era la Dea che rappresentava la Natura, Madre di tutte le cose, ed è stata scambiata per Cibele, che dai Mitologi è reputata per la madre Terra. Iside è vocabolo dell’idioma albanese e consta di due elementi: isi inflessione del tempo imperfetto del verbo èscter essere e dinota era : e dal sostantivo dhe o Aee, che dinota terra ; cioè isi-dhè, era la terra. Nemesi, è dai mitologi tenuta l’arbitra in tutti gli affari, ed aveva l’occhio a tutto quello che si faceva su la terra. Taluni la facevano figlia della Giustizia, altri poi dicono, essere la Giustizia. La parola Nemesi in albanese idioma, pronunziando le due vocali e col suono nasale, dinota in generale, Sentenza e dicono : t’vùu gne nèmes%, ti ha inflitto una sentenza. Si prende pure per maledizione; onde dicono: i vùra nèmès\en, la ho maledetta, che a nostro avviso equivale a sentenza o compimento di giustizia. Èrebo, è annoverato tra gli antichissimi miti pelasgi. Secondo opina Esiodo era figlio del Caos. Presso gli antichi Albanesi o Pelasgo-albanesi l’Èrebo si prendeva per una parte tenebrosa dell’ Inferno. Secondo Servio è propriamente quella parte dove dimoravano quelle ombre, che non vissero bene, a differenza dei Campi Elisi, dove solamente quelle vi andavano, che si erano purificate. Malamente si è detto essere parola fenicia da taluni scrittori. Èrebo è parola del patrimonio dell’idioma albanese, e dinota bujo oscurità, onde gli Albanesi sogliono ripetere : ésct gne erbursìì pissie, è una oscurità, un bujo d’inferno. Èe nàt e èrbur : è notte oscura. Irì ed Iride , è la Messaggiera di Giunone, o l’apportatrice della novità : ed era pure la Dea dell 'Aria. Iri, in idioma albanese dinota vento, aria. I Greci adoperano Hpr) per dinotare