I,’AUSTRIA E IL MONTENEGRO 17 Nella sua condotta, dopo il 1877, l’Austria sviluppò il concetto che aveva presieduto alle deliberazioni che fece approvare al congresso di Berlino, e consolidando a poco a poco, fin dove ha potuto, la sua occupazione militare della Bosnia e dell'Erzegovina, ha posto in opera tutti i mezzi, da una parte per suscitare diffidenze fra le varie regioni serbe, e dall’altra per ren- dere quasi impossibili le comunicazioni fra i mon- tenegrini e gli erzegovesi. Là dove non v’era da proibire la costruzione di una ferrovia, come per esempio al confine delle provincia occupate dalla parte del Montenegro, il regime dei passaporti e cento altre formalità vessatorie impediscono tuttora le facili comunicazioni fra i serbi dell’Erze- govinae i loro fratelli sudditi del principe Nicola. Si sa quanto è costata all’Austria in uomini e in denaro l’occupazione. Questa occupazio- ne, ancora oggi dopo circa vent’anni, tal quale come il primo giorno ha un carattere stretta- mente militare. Tutte le autorità sono in mano di gente in uniforme; persino l’esercizio delle ferro- vie è affidato alla truppa, e il governo di Vienna crede prudente di mantenere sempre delle forti guarnigioni, non solo ne’ centri principali, ma an- che nei piccoli paesi specialmente di confine. L’or- dine non è mai turbato, ma s’ingannerebbe chi credesse che l’apparenza corrisponda al vero e che Al Montenegro, 2