— 93 — quel che riferiscono la maggior parte degli storici antichi, i quali, sceverando il favoloso, concordemente affermano che in tempi anteriori alla distruzione di Troja, e prima assai della fondazione di Roma , già Napoli era stata fondata da popoli venuti con Eumele Palerò dalla Tessaglia dopo l’invasione fenicia ; chiaro si scorge che quei voluti Greci fondatori di Napoli non erano che Pelasgo-albanesi, i quali per la prevalenza della lingua Cadmea parlavano ufficialmente l’idioma greco e familiarmente o confidenzialmente la lingua albanese. Laonde dovendo dare il nome ad una Città da essi fondata servivansi della lingua ufficiale, che era la greca, come quella in maggior uso e che avea avuto maggior sviluppo. La prima volta quindi la chiamarono Parteuope, parola albanese che consta dei due elementi, Partèn o Bardhèn, che dinota bianca, candida, e in traslato poi innocente vergine: e dalla voce opta, volto, viso. Se, dunque i fondatori di Partenope non siano contemporanei ai fondatori di Cuma, è da reputarsi che Partenope sia stata fondata da Pelasgo-albanesi venuti in tempi poco dopo della fondazione di Cuma. Molto tempo dopo Partenope cangiò nome e venne appellata Paleopoli; fatto il quale evidentemente prova, che i nuovi fondatori della Paleopoli venuti dal continente elleno, erano di quelli che aveano subito la influenza fenicia e parlavano l’idioma greco , perchè come Erodoto ripete, la lingua Cadmea era molto estesa e più progredita di quella dei Pelasgi. Infine, mercè 1’ arrivo di nuovi popoli venuti sempre dal medesimo continente elleno, la Città Paleopoli fu divisa in superiore ed inferiore, come affermano molti storici; e quella medesima Città che chiamavasi Partenope, e poscia Paleopoli prese il nome di Neapoli, voce composta dai due elementi, Nea nuova, e polis città, nuova Città. Ed è logico reputare che questi ultimi migranti della razza pelasgica, parlassero la lingua greca, come lo dimostra 1’ appellazion Neapolis. Da un nome imposto ad una delle più deliziose contrade dei dintorni di Napoli, chiaramente si rileva, che gli autori di tal nome erano albanesi. Difatto a sinistra di chi per via di mare entra nell’incantevole golfo di Napoli, havvi una contrada denominata Posilipo. Questo nome è del patrimonio dell’idioma