— 135 — È noto presso a poco in qual modo ebbero origine la Cronaca, la Storia e la Poesia presso l’umanità primitiva, quando la lingua, direm così, era ancor bambina; e come poscia avessero avuto sviluppo e perfezionamento presso la stessa. Volendo per esempio, quei primitivi popoli eternare la memoria di un caro parente, di un prezioso amico, di un eroe gloriosa-mente caduto in battaglia, ovvero di colui, che vivente si era reso celebre per virtù singolari, o per doti dell’ animo rarissime, su la poca terra che copriva le ossa di quell’essere tanto caro in vita, piantavan una pietra o un legno sul quale incidevano o scolpivano un segno, una cifra, un girogliñco qualunque. Questo segno o cifra sculta nella pietra o incisa sul legno ricordava alla posterità chi fosse colui che sepolto era sotto quella zolla. Non altrimenti che da questo fatto, secondo il nostro avviso, han potuto trarre origin prima la Cronaca e la Storia degli antichissimi tempi, le quali con 1’ andare dei secoli giunsero al perfezionamento ed alla finezza in cui oggi le vediamo. I diversi fenomeni della natura, come l’avvicendarsi del giorno e delia notte, il sorgere e tramontare del sole , 1’ apparizione di miriadi di stelle, il fulmine, il lampo, il tuono essendo per quei primitivi popoli un’incomprensibile mistero, perchè ignari di nozioni fìsiche ed astronomiche, furono il primo incentivo, la prima movente che spinse la loro fantasia e la loro immaginazione all’ origine della Teogonia e del culto per le Divinità inventate. Per mantenere poi viva la fiaccola della credenza verso le Deità , surse tra loro il bisogno di doversi una o più persone dedicare all’ esercizio dei religiosi uffici a seconda dei loro rozzi riti. Quindi ebbero origine gli Oracoli, le Pizie e i Sacerdoti, che invasati dal furore di quella Deità che rappresentavano , solevano dare le risposte del Nume con sentenze, in due o tre versi informi, e forse anco senza ritmo: Ed ecco l’origin prima della poesia che col volger di migliaja di secoli giunse a darci 1’ Epopee , i Canti lirici, le Novelle, le Odi, gl'Idillii e le infinite svariate produzioni per le quali gli autori giunsero ad alta rinomanza. Se l’uomo, come sul bel principio abbiamo alla lunga di-