— 134 — dicare a quale idioma dei popoli del Globo appartenga. Ed ecco quindi il solito ritornello all’ordine del giorno: vale a •'lire le solite cose confuse dette dagli antichi scrittori, ripetute in più belle e adorne edizioni dai neoterici, che per deficienza di studii comparativi delle lingue antiche e special-mente dell’ albanese , tanto bujore sparsero su la etimologia della parola Pelasgi e su la natura e lingua dei medesimi. Abbiam letto l’aurea memoria su la lingua albanese del dottissimo Crispi G. zio deH’onorevole deputalo Francesco Crispi, Professore di lettere greche nella Ra. Università di Palermo, Rettore di quel Collegio il,aio-greco, e vescovo in partibus di Lamp-saco e Sigeo per gli Albanesi di rito greco di Sicilia, stampato a Palermo nei 1831, e non possiamo che lodarci e restar ammirati del suo lavoro, per la ricchezza filologica ed etnografica con cui tratta i’obbietto così nuovo ed intrigato nella repubblica letteraria. Esso con soddisfazione dell’animo nostro, conviene perfettamente con noi nel tema assunto, e del pari reputa di essere la lingua albanese una delle più antiche in Europa , dalla quale 1’ idioma greco trasse i suoi radicali, e la dichiara della medesima natura e forma della frigia e dell’antica macedonica pervia di confronto di vocaboli dell’uno e l’altro popolo. Gli argomenti e le prove che adduce per affermare la sua sentenza a tal riguardo, sono a nostro parere incontrastabili tanto, che non possiamo fare a meno dal riportare qui appresso diversi brani della suddetta elaborata memoria. <■ D’una lingua « Esso esordisce, io qui parlerò poco conosciuta da’ letterati , < perchè non ha avuto molti scrittori, la quale ha bensì un « alfabeto, ma, secondo il carattere dello stesso è ancora in-« determinato ed indeciso. Tuttavolta questa lingua è suffi-« cientemente estesa nelle regioni orientali, dove più provincie « ne fanno uso parlando. Dessa è l’Albanese, che la denomi-« nazione prende dall’ Albania in che domina soprattutto , e « si diffonde poi per 1’Epiro, detta perciò epirotica, e per la « Macedonia oltre ad altri Paesi, per li quali è sparsa, come « sono parte della Romelia, del Regno di Servia, e parte di « Bulgaria, della Dalmazia e finalmente si trova in molti paesi « di Napoli ed in quattro di Sicilia. »