Pubblicazioni sulla storia medioevale italiana 87 la giustizia, secondo documenti del 1385 e del 1387, editi da F. E. Cornano (1). — Crede A. Gaudenzi (2) che il monastero di Nonantola sia stato fondato dai Longobardi per ragioni politiche, e lo paragona con Bobbio, Farfa, ecc. A Bologna fu contrapposta Nonantola : la pretesa di possedere il corpo di s. Silvestro, era diretta contro Roma. I conti di Persiceto accrebbero i domini del monastero. Studia il G. la storia di questo comitato, e le sue trasformazioni : il territorio di Persi-ceto fu per qualche tempo unito a Reggio, poi venne fuso nel contado di Bologna. Di qui molte questioni fra Nonantola e il vescovado di Bologna; tali questioni diedero origine (non prima del 996) alla fabbricazione di documenti falsi, tra quali è da annoverarsi il diploma di fondazione, attribuito a re Astolfo. Ottone I riunì il territorio di Persiceto al contado di Modena : esso fece poi parte dell’ eredità Matildica. Federico I concesse al monastero Nonantolano un amplio privilegio, nell’ intento di rialzarne le sorti, per poi giovarsene a scopo politico. Il vescovo di Bologna intorno a questo tempo distese la’ sua signoria sul territorio di Persiceto. Per incidenza il G. parla di una forma di proprietà collettiva, in vigore colà nel sec. XIII. -— La pieve di Rubbiano, nel territorio di Modena, è ricordata sino dall’ a. 880, secon- (1) Giustifia amministrativa sotto Gian Galeazz0 Visconti, Boll, st. Pavese, 1,431 sd8- ~ I°-i Giberto da Fogliano, Brescia. — Id., Spigolature fiorentine in Reggio e Modena, Studi storicii X, 73 sgg. (per gli anni 1478-81 : vicende guerresche, in seguito alla congiura dei Pazzi : possessi genovesi nella Lunigiana). (2) Il monastero di Nonantola, il ducato di Persiceto e la chiesa di Bologna, Boll. Istit. storico, XXII, 77 sgg. — C. Cesari, Nonantola, Modena, Forghieri (parla di molti punti di storia Nonantolana, compresa l'a 1 te).